Concistoro vicino: il Vaticano ordina nuovi anelli cardinalizi
Quello che si terrà in febbraio, con ogni probabilità il 18 e il 19 febbraio, è il quarto concistoro per la creazione di nuovi cardinali del pontificato di Benedetto XVI. Vatican Insider ha scritto più volte delle liste di possibili nuovi porporati: una conferma dell'ormai imminente decisione è determinata dalla decisione di acquistare nuovi anelli cardinalizi. È tradizione infatti che il Pontefice regnante doni ai nuovi «senatori della Chiesa» un anello. Fino ad oggi Papa Ratzinger ha usato regalare ai cardinali da lui creati gli anelli forgiati sul modello usato durante il pontificato di Giovanni Paolo II (un rettangolo d'oro lavorato, dove si staglia un crocifisso). Ora però è stato approvato il disegno di un nuovo anello cardinalizio, fatto a forma di croce, che sarà usato per la prima volta il prossimo febbraio: è stato preparato dall'oreficeria ecclesiastica dei fratelli Savi, che si trova in Borgo Pio e il costo si aggira sui 1.500 euro. I Savi collaborano già da tempo con l'Ufficio delle celebrazioni liturgiche papali: sono loro ad aver realizzato la «ferula» papale, la croce che il Papa usa come bastone pastorale durante la messa.
Con il nuovo concistoro, informa il sito web di Sandro Magister, i cardinali creati da Ratzinger con diritto di voto in conclave supereranno per la prima volta quelli di nomina wojtyliana. Benedetto XVI non vuole superare il tetto di 120 porporati votanti, stabilito a suo tempo da Paolo VI. In febbraio, i posti disponibili saranno 13, e potrebbero diventare 15 calcolando che altri due cardinali compiranno gli ottant'anni nei mesi successivi.
Nel concistoro del novembre 2010 metà dei posti vennero assegnati a capi di dicasteri e di uffici della curia romana. Lo stesso accadrà questa volta. Attendono infatti la porpora gli italiani Fernando Filoni (Prefetto di Propaganda Fide), Domenico Calcagno (Presidente dell'APSA), Giuseppe Versaldi (Presidente della prefettura degli affari economici della Santa Sede) e Giuseppe Bertello (Presidente del governatorato dello Stato della Città del Vaticano), il brasiliano João Braz de Aviz (Prefetto della congregazione per i religiosi), lo statunitense Edwin F. O'Brien (pro-Gran maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro) e lo spagnolo Santos Abril y Castello (Arciprete della basilica papale di Santa Maria Maggiore). A questi sette si potrebbero aggiungere anche altri due curiali: Francesco Coccopalmerio (Presidente del pontificio consiglio per i testi legislativi, un organismo le cui competenze sono molto cresciute negli ultimi anni) e Rino Fisichella (Presidente del pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione). Il pontificio Consiglio di Fisichella sarà direttamente coinvolto nell'Anno della Fede, proclamato da Papa Ratzinger.
Vista la scelta di destinare tutte queste porpore alla Curia romana (molte delle quali destinate a capi di uffici finanziario-amministrativi molto vicini al cardinale Tarcisio Bertone), non sarà possibile allargare il giro delle berrette rosse ai vescovi che guidano le grandi diocesi nel mondo. E dunque, per giustificare questa scelta, si rispetterà la regola non scritta che prevede di non dare la porpora a chi ha il predecessore emerito con meno di ottant'anni (c'è da chiedersi, però, per quale motivo questa stessa regola non potrebbe essere fatta valere in Curia…).
«Un'eccezione – si legge nel sito di Magister – se vi sarà, potrebbe essere fatta per Timothy Dolan, a New York, e per il domenicano Dominik Duka, a Praga, i cui emeriti compiranno 80 anni, rispettivamente, il 2 aprile e il 17 maggio prossimi». Vengono considerati cardinali sicuri i nuovi arcivescovi di Berlino (Rainer Maria Woelki), di Toronto (Thomas C. Collins) e di Utrecht (Willem J. Eijk), il vescovo di Hong Kong (John Tong), nonché in Libano il nuovo patriarca maronita Bechara Rai e in India il nuovo arcivescovo maggiore dei siro-malabaresi George Alencherry.
Resta da risolvere il rebus delle sedi vescovili il cui cardinale emerito non è andato in pensione ma è stato chiamato a un altro incarico nella Curia romana. È il caso di Firenze, di Toledo e del Quebec, i cui «arcivescovi emeriti» (ancora così definiti nell'Annuario pontificio) sono ora, rispettivamente, alla guida del pontificio Consiglio per la famiglia (Ennio Antonelli), Prefetto della congregazione del culto divino (Antonio Cañizares) e Prefetto del dicastero per i vescovi (Marc Ouellet). Nell'ultimo concistoro la regola non scritta venne applicata anche in questi casi. Il che significherebbe lasciare ancora senza porpora l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. Come pure significherebbe, in caso di applicazione continuativa della regola stessa, non dare mai la berretta all'arcivescovo di Toledo, dato che l'attuale titolare della sede primaziale spagnola è più vecchio del predecessore, il cardinale Cañizares.
Se la regola verrà applicata, dovranno attendere un altro turno gli arcivescovi di Los Angeles, Filadelfia, Westminster, Malines-Bruxelles, Torino, Siviglia, Rio de Janeiro, São Salvador da Bahia, Santiago del Cile, Bogotà, Quito, Giakarta, Manila. Il concistoro del febbraio 2012 vedrà dunque salire il numero complessivo dei porporati italiani e dei porporati curiali.(Vatican Insider)
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA