In sospeso...
La Bibbia ci offre un modello antesignano di economia sospesa. Dopo la mietitura le donne passavano a raccogliere le spighe per farne dei covoni. Di seguito a loro le spigolatrici racimolavano ciò che era rimasto non legato e sui bordi: il loro non era un raccolto residuale, di terz’ordine, che dipendeva dall’azione di chi le precedeva. Non raccogliere ai margini e lasciare alcune spighe sciolte sul terreno era azione intenzionale. Quelle spighe non restavano lì per distrazione o incuria: restavano perché dovevano restare, era un resto voluto, cercato, protetto dalla Legge, e atteso dai poveri e dalla comunità, che lo difendeva da abusi. Era "grano sospeso", non grano dimenticato.
Da nord a sud, ogni zona della Penisola è collegata da una straordinaria rete di esempi di economia sospesa. Ovviamente la forma più nota e maggiormente presa a modello è il partenopeo caffè sospeso: davanti ad un caffè si chiacchiera, ci si confida, si consolidano amicizie, insomma è spesso una scusa per stare insieme. Da qui l’idea di donare questa opportunità anche a chi non può permettersela. Ma non c’è solo il caffè. Seguendo lo stesso principio è nata la pizza sospesa (dalla Puglia alla Campania), per cui si può aggiungere al proprio conto una margherita da offrire a chi ha più bisogno. A Messina si può comperare del pane e lasciarlo in una cesta destinata alla raccolta e alla distribuzione del pane in attesa.
Pizza, caffè, pane: come non pensare alla cena sospesa? L’idea nasce all’Expo di Milano, per cui 28 ristoranti del capoluogo lombardo hanno posizionato sui tavoli un porta conto che illustrava il progetto, nel quale ogni cliente poteva lasciare un’offerta che sarebbe servita a pagare un pasto ai più bisognosi.
Se è vero che "mens sana in corpore sano", non si può non permettere a tutti di godere della cultura, offrire un’opportunità di svago agli anziani: in una storica sala cinematografica di Milano il biglietto sospeso permette di lasciare un ingresso pagato per la proiezione di qualsiasi film o spettacolo. Torniamo verso sud, a Napoli si può offrire una visita al Museo Regionale di Arte Contemporanea. Da una libreria in provincia di Salerno è nato il libro sospeso, diventato anche un hashtag di successo sui social. Ora risaliamo a Trieste, dove per i più piccoli, è nata l’iniziativa un aiuto in sospeso, con cui si possono donare articoli utili per la scuola. Una breve serie di esempi che mettono in evidenza come le iniziative di solidarietà non conoscano confini.
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