Una città intera contro la chiusura del convento
A Catanzaro centinaia di cittadini accanto ai padri cappuccini
La città di Catanzaro non cede. E alla vigilia di un appuntamento molto delicato per i Cappuccini calabresi, si mobilita per fermare la chiusura del convento del convento del Monte dei Morti e della Misericordia, prevista per il prossimo 20 luglio.
Perché la comunità dei frati deve lasciare la città nonostante il grande ruolo spirituale che occupa? E sopratutto si può ancora evitare la chiusura del convento? Per rispondere a queste domande il comitato "pro Monte", come riporta Catanzaro Informa, ha organizzato un incontro – dibattito, presso il Convento.
500 ANNI
In questi anni sono state tante le richieste avanzate dalla città per scongiurare la possibile chiusura di un convento che fa parte della storia del capoluogo. È dal 1534 che i frati Cappuccini svolgono la loro missione nella città di Catanzaro e ora la loro storia rischia di essere arrestata proprio a ridosso del cinquecentenaio.
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L'APPELLO DEL VESCOVO
La città ha fatto di tutto per impedirne la chiusura: l’Amministrazione comunale ha deliberato un atto di indirizzo per la tutela del Complesso Monumentale del Monte e dei beni culturali presenti al suo interno, inoltrato poi alla Santa Sede e al Ministro Generale dei Cappuccini; i fedeli hanno avanzato richieste e anche il vescovo, mons. Vincenzo Bertolone, si è fatto promotore di una lettera al Generale dei Frati per poter avere chiarimenti.
IL SIT IN
La speranza è che in vista dell’imminente Capitolo Provinciale, previsto dal 10 al 14 di febbraio, i frati possano ragionare sul caso di Catanzaro e ripensare la loro decisione. L’assemblea catanzarese, intanto, ha deciso di organizzare un sit-in davanti alla sede che lo ospiterà proprio in quei giorni, per sollecitare ulteriormente i francescani a rivedere la scelta. Ma la strada resta in salita.
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