Libano, Unicef: 'C'è ancora bisogno di aiuti'
La situazione è drammatica per famiglie e bambini
I bambini e le famiglie colpiti dalle esplosioni che hanno travolto Beirut, in Libano, 100 giorni fa, hanno ancora bisogno di supporto, fondamentale per ricostruire le loro vite. È quanto denuncia un rapporto dell’Unicef reso noto oggi. “Cruciale per questo supporto – sottolinea Unicef – è fornire ai bambini e alle famiglie colpite un sostegno psicosociale che permetta loro di elaborare i traumi subiti durante e dopo le esplosioni”. L’Unicef ha raggiunto più di 33.000 persone attraverso una serie di interventi, tra cui 7.200 bambini, genitori e persone che si occupano di assistenza primaria ai bambini attraverso spazi a misura di bambino nelle aree colpite e incontri tra coetanei.
“Fornire ai bambini e ai genitori un sostegno psico-sociale è un passo fondamentale per aiutare le persone a ricostruire le loro vite distrutte”, ha dichiarato Yukie Mokuo, rappresentante dell’Unicef per il Libano. “Mentre le cicatrici immediate cominciano a guarire, grazie agli straordinari sforzi sul campo, le ferite profonde – visibili e invisibili – dei bambini e delle famiglie di un Paese che sta vivendo molteplici emergenze richiederanno una solidarietà, un impegno e un sostegno continui”. Tuttavia, visto il numero elevato di bambini, genitori e tutori che hanno ancora bisogno di sostegno, Unicef chiede di “aumentare urgentemente i fondi per i programmi chiave, compresa la protezione dei bambini”. Unicef ha ricevuto finora il 33% dei 50 milioni di dollari necessari per rispondere ai bisogni dei bambini e delle famiglie. (Agensir)
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