Filippine: appello della Caritas per aiutare chi è stato colpito dalla tempesta
"Con umiltà, ci appelliamo ai sinceri atti di gentilezza, generosità e compassione", l'appello di monsignor Bagaforo
Sono 390.000 le persone sfollate dalle loro case e circa 347.000 quelle che si trovano ancora nei centri di raccolta. Le foto sui social media mostrano villaggi sommersi dalle acque alluvionali, case distrutte, alberi abbattuti e detriti. Più di 300 le abitazioni sepolte sotto colate di fango vulcanico nella provincia di Albay, gravemente interessata dalla tempesta.
Aiuti tempestivi da parrocchie e volontari
Bagaforo, sottolineando come il super tifone porterà una "maggiore povertà" alle comunità già duramente messe alla prova dalla pandemia di coronavirus, ha riferito come le squadre di intervento rapido della Chiesa siano state subito dispiegate, e i volontari e i gruppi diocesani stiano portando aiuto agli sfollati in varie parrocchie.
Una richiesta di aiuto verso tutto il mondo
L'arcidiocesi di Manila ha stanziato un primo milione di peso per sostenere i bisogni urgenti delle comunità colpite. Inoltre, il direttore esecutivo di Caritas Manila, padre Anton Pascual, ha annunciato che l'arcidiocesi di Caceres e le diocesi di Virac, Daet, Gumaca e Legazpi riceveranno 200.000 peso ciascuna. “In questi tempi difficili, in cui eleviamo tutto al nostro Dio", ha affermato padre Tony Labiao, segretario esecutivo di Caritas Filippine "sappiamo anche che tutti, nel mondo, saranno in grado di ascoltare le nostre preghiere e di inviare aiuto". (Vatican News)
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