cultura

San Francesco, il cartone animato

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

L'idea è venuta ai frati conventuali di Assisi, la proposta l'ha raccolta la Lanterna Magica, il progetto creativo l'ha acchiappato al volo Maurizio Nichetti e il rischio produttivo l'ha sottoscritto Rai Fiction. E' questo l'esercito dell'immagine che porta San Francesco a Torino: cioè, che ha fatto partire da un anno e mezzo la lavorazione di un film-cartoon per la tv che sarà concluso alla fine del 2013 e che ha la sua «casa» negli studi della Lanterna, in via Galliari.

Maria Fares, il produttore esecutivo che nel 1982 creò con Enzo D'Alò la struttura capace di cambiare il volto del cinema d'animazione italiano con «La freccia azzurra», oggi vive l'incrocio di due eventi della sua vita professionale: i 30 anni della Lanterna, celebrati dal Sottodiciotto Film Festival, e il «progetto Francesco» nel pieno dello sviluppo. «Tre decenni pari alla metà della mia vita» dice con il tono di chi srotola veloce il filo della memoria, senza nostalgie davanti al volume delle esperienze raccolte.

E non c'è tentennamento sulla scelta del momento da tenere più stretto: «Dopo la nascita di mio figlio Danilo, resta indimenticabile la sera in cui io e Enzo D'Alò, - perchè il nostro incontro ha dato vita alla Lanterna Magica, nonostante poi ci siamo lasciati malamente (D'Alò lasciò la casa di produzione nel 2000, che per due anni divenne proprietà di Medusa e poi riacquistata dalla Fares ndr) - presentammo in anteprima a Venezia la “Freccia Azzurra”. E la stessa intensità si ripetè al Romano, per “La gabbianella e il gatto”».

Ecco, due film cui l'animazione nostrana deve molto. «Erano 20 anni che nel nostro Paese non si producevano cartoni animati, dall'ultimo di Bozzetto. E la “Freccia” fu il primo film europeo con coloritura digitale» prosegue con l'orgoglio di chi il 3D l'ha sognato in anticipo su tutti.

L'arte dell'autore del Signor Rossi chiude il cerchio sull'arrivo a Torino di Maurizio Nichetti, in programma martedì 11 dicembre per la serata alle 20,30 al Massimo dedicata alla Lanterna con ospiti e un programma di proiezioni speciali - intanto oggi alle 12 passa «Kamillo Kromo», domani alle 12 «Le avventure della Pimpa», il 10 alle 17 «La gabbianella e il gatto» e l'11 alle 17 «Aida degli alberi» -.

«Io sono stato sceneggiatore nello studio di Bozzetto dal ‘71 al 78'» comincia il suo racconto a ritroso il regista, che con Lanterna nel 2005 realizza la serie di «Neve & Glitz» per le Olimpiadi torinesi, ma si riaggancia veloce al presente: «Scrivere il soggetto e la sceneggiatura, insieme a Maurizio Gianotti, di questa storia sull'infanzia e l'adolescenza di Francesco, è tornare alle origini, alla libertà del cartone». Un film a basso budget (non dovrebbe superare i 2 milioni e mezzo di euro secondo le stime di Maria Fares), rivolto al pubblico dei bambini intorno agli 8 anni e unione della documentazione storico-scientifica prodotta da padre Felice Accrocca e la giocosità di Nichetti.

«Narreremo di Francesco piccolo, ragazzino spensierato e giovane viziato cresciuto in una famiglia cui non mancava nulla. La sua vita laica, come quella di qualunque ragazzo. Fino a a quando non decide di passare dalla parte dei poveri» racconta l'autore di «Ratataplan», e già sembra una favola. «Consegneremo il trailer “pilota” a fine dicembre alla Rai», si affianca Maria Fares.

«Abbiamo contatti con un altro produttore per poter pensare al cinema e la collaborazione dei francescani ci fa puntare al mercato internazionale». Una scommessa enorme oggi, «vero, ma l'entusiasmo con cui lavoriamo è sufficiente a non farci pensare ai rischi» conclude la produttrice. «Quando Lanterna iniziò la forza fu operare nelle scuole, insieme ai bambini, e i film presero energia da lì: per la Freccia lottammo cinque anni prima di arrivare nelle sale». San Francesco non la spaventa affatto.(La Stampa)

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