Le visite dei pontefici
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Egidio fu il terzo frate a seguire
Francesco, come i Compagni ribadirono
più e più volte nei loro
ricordi. Non appena Bernardo e
Pietro Cattani, distribuiti i loro
beni ai poveri, seguirono il figlio di
Pietro Bernardone subito ne condivisero
le condizioni di vita. Otto
giorni dopo, mentre si trovavano
a Rivotorto, essi furono raggiunti
da Egidio, che visse con loro per
alcuni giorni, continuando però a
indossare le sue vesti consuete.
Un giorno venne da loro un povero
a chiedere l'elemosina e Francesco
intimò all'ultimo arrivato
di donargli il proprio mantello.
Questi accondiscese subito, senza
alcuna resistenza, sperimentando
nel cuore – proprio per quel
dono allegramente fatto – una
“grazia nuova”. Qualche tempo
dopo Francesco lo prese con sé e
insieme si diressero verso la Marca
di Ancona, mentre gli altri due
restarono in Assisi: Francesco lodava
e benediva Dio, cantando
in francese le lodi di Lui, ed erano
entrambi ripieni di tanta gioia
spirituale, a motivo del fatto che,
liberatisi di ogni cosa, sentivano
di possedere tutto nel Signore. Da
quel momento Egidio seguì tutte
le fasi della crescita della sua famiglia
religiosa, trovandosi ancora
vicino a Francesco negli ultimi
giorni di vita del Santo. Visse
esperienze diverse, solo apparentemente
contrastanti.
Nella prima fase della sua esistenza,
fino al 1226, s'impegnò
a vivere del lavoro delle proprie
mani, mendicando di porta in
porta il proprio pane quando il lavoro
non gli dava di che vivere;
dopo il 1226 s'immerse invece in
un'esperienza contemplativa, che
caratterizzò per lunghi decenni la
sua vita. Fu forgiato, come oro nel
crogiuolo, dalla sapienza del Vangelo,
e questa sapienza riversò nei
suoi Detti, attentamente meditati
da generazioni e generazioni di
frati e di cristiani.
Salimbene da Parma, noto cronista
del 1200, lo definì “santissimo
frate”, e ripetendo uno dei questi
detti (“Grande grazia è non avere
alcuna grazia”) ne dette anche la
spiegazione: “intendeva riferirsi –
dice – non alle grazie infuse, ma a
quelle acquisite, poiché a causa di queste
non pochi conducono mala vita”.
Egidio morì nel 1262, a Perugia,
dove aveva vissuto lungamente e
dove fu sepolto.
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