Festa di San Francesco

Notizie e informazioni sull'evento del 4 Ottobre

Festa San Francesco


Il mio San Francesco

Signor Presidente,
Eminenze
Distinte autorità,
Fratelli e Sorelle,


questa giornata vede tutta l’Italia convenuta simbolicamente ad Assisi, non solo per rinnovare l’annuale offerta dell’olio che arde presso la tomba del nostro Patrono San Francesco, ma specialmente per ringraziarlo a motivo dell’intercessione ricevuta durante il lungo e sofferto periodo dell’emergenza pandemica. Siamo qui a rappresentare l’Italia con un debito di riconoscenza nei confronti di quanti, Istituzioni civili, militari, religiose, operatori sanitari, protezione civile e il variegato mondo del volontariato, si sono spesi per il bene della Comunità nazionale.

Il nostro popolo nei momenti della prova e del dolore – come afferma papa Francesco – non ha mai rinunciato alla speranza “audace” che “indipendentemente dalle circostanze concrete e dai condizionamenti storici in cui vive, sa guardare oltre la comodità personale per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa” (cfr. Fratelli Tutti, 55). In questo tempo difficile che – per tante altre circostanze – ancora si prolunga, oserei dire che la speranza è sempre una sfida e, insieme, una efficace provocazione che ci sprona a prendere delle decisioni e a posizionarci in modo adeguato.

Il giovane Francesco d’Assisi, una volta intrapreso un serio cammino di conversione personale, commosso e toccato profondamente dalla grazia nell’incontro con i lebbrosi, si rivolge a Dio nella chiesetta di San Damiano per chiedergli “fede retta, speranza certa e carità perfetta” (cfr. Fonti Francescane, 276). È un Francesco che cerca la luce della fede, in atteggiamento di discernimento. Egli, ricolmo della gioia che aveva sperimentato servendo gli ultimi, gli “scartati” della società, si pone di fronte al Signore.

Il periodo storico del Santo di Assisi – tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo – era attraversato da un significativo cambiamento a livello culturale, sociale ed ecclesiale. Un vero e proprio crocevia della storia che il Santo d’Assisi interpreta generando qualcosa di nuovo: uno stile di vita, capace di trasformare, di rinnovare, di creare nuovi rapporti improntati all’incontro, al dialogo, all’apprezzamento e lode per ogni creatura.

Per San Francesco ogni persona è riconosciuta nella sua dignità di fratello e sorella; anche il creato riceve in tal modo la giusta considerazione quale opera dell’“Altissimo, onnipotente, bon Signore” (cfr. Cantico di frate sole: FF 263). Papa Francesco, affrontando il delicato tema della cura della casa comune, ci ricorda che “l’interdipendenza ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comune”. Per essere all’altezza di questa sfida “culturale, spirituale ed educativa”, abbiamo bisogno, come il figlio prediletto di Assisi, di sviluppare una costante conversione e di dar vita - come lo stesso Papa ci ricorda- a “nuove convinzioni”, “nuovi atteggiamenti”, nuovi “stili di vita” e continui “processi di rigenerazione” (cfr. LS 164 e 202).

La speranza non è ingenuo ottimismo. Ci coinvolge. La speranza ha la capacità di anticipare ciò che ancora non c’è. La fede, la speranza e l’amore – chieste con tanta intensità dal giovane San Francesco al Crocifisso di San Damiano – ci rendono capaci di farci carico del futuro con determinazione e generosità.

San Francesco, figlio di questa terra, Patrono dell’Italia, ci aiuti a perseverare e maturare questi valori.