societa

Ideato dall' Associazione Parole O_Stili

Le parole, si sa, possono essere pietre. Specie di questi tempi, con i social che offrono a tutti la possibilità di esprimersi dove, come e quando vogliono. Un potere che però non tutti sono in grado di gestire. Il tema della necessità di una nuova cultura del linguaggio è attualissimo e proprio per questo non si può che accogliere con entusiasmo la scelta del Milan di aderire al Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport, ideato dall' Associazione Parole O_Stili, che dal 2017 porta avanti un progetto di sensibilizzazione contro l' uso violento delle parole. Il club rossonero è il primo in serie A a sottoscrivere il patto: sarebbe bello che altri lo seguissero. A siglare il Manifesto, insieme alla presidente Rosy Russo, è stato l' a.d. Ivan Gazidis, nell' ambito di un evento digitale promosso dal club insieme a Parole O_Stili e trasmesso in diretta anche su Corriere.it. Un webinar al quale hanno partecipato anche il vicedirettore del Corriere Venanzio Postiglione, i calciatori Deborah Salvatori Rinaldi e Davide Calabria oltre al' ex capitano Franco Baresi.

Intolleranza online, bullismo digitale e incitamento all' odio sono solo alcuni dei termini ai quali non ci si deve abituare e che ancora in troppi sottovalutano. «Il calcio riflette i problemi della società ma può avere un impatto positivo, questa adesione è un nuovo step verso la responsabilità sociale» ha detto Gazidis. «Non puoi sapere se dietro la tastiera c' è una persona fragile» avverte Baresi. «La cittadinanza digitale è un tema troppo importante per non viverlo con responsabilità» ha ribadito Russo, mentre Postiglione ha sottolineato come «ancora oggi in troppi siano convinti che il mondo virtuale sia un porto franco, libero da sanzioni, ma non è così». Questo Manifesto è un intelligente primo passo per iniziare a cambiare prospettiva. (Corriere della Sera)