Le tradizioni popolari legate al santo di Padova
In Italia e a Lisbona
Antonio di Padova, il santo dei miracoli. La tradizione ci tramanda che ne fa tredici al giorno, addirittura. E, assieme a questa credenza tante altre vivono attorno a questa figura di santità che - assieme a San Francesco d’Assisi - è sicuramente nella hit parade dei santi più pregati e celebrati in tutto il mondo. Di tradizioni popolari, l’Italia è piena. Lo sappiamo bene. “Dalle alpi alle piramidi”, si potrebbe dire, parafrasando il Manzoni della poesia del 5 maggio. E così esistono per il santo di Padova diverse tradizioni popolari. Cerchiamo di scoprirne alcune.
Ad esempio, non tutti conoscono una storia affascinante legata al santo di Padova. Ogni anno, il 19 agosto, a Giuliano Teatino (in Abruzzo) si celebra il “miracolo” della fioritura del giglio di Sant’Antonio. Questa tradizione nasce il giorno stesso dedicato al santo, il 13 giugno. In questo giorno viene posizionato un giglio fresco nelle mani della statua del santo, conservata nella chiesa della SS. Maria Assunta. Con il passare dei mesi il fiore si secca, ma due mesi più tardi, il 19 agosto appunto, due o tre boccioli compaiono sullo stelo rinsecchito. La tradizione vuole che una famiglia della località abruzzese, dopo aver ricevuto una grazia, si dedichi ad allestire il Carro di Sant’Antonio, fatto dai tradizionali taralli benedetti. Il carro viene arricchito da questi taralli realizzati secondo una ricetta segreta, composta da confettini e carta colorata. Dopo la processione, i taralli vengono poi venduti e il ricavato donato alla parrocchia che ospita la statua di Sant’Antonio.
Ma un'altra importante tradizione è quella che viene vissuta nella città natale del santo, Lisbona. Nella città portoghese, infatti, il 13 giugno è festa patronale, come del resto in tutta la nazione. Nessuno lavora e si festeggia solennemente con processioni religiose lungo le vie e nelle piazze delle città portoghesi con le spettacolari marchas populares composte da gruppi di persone che portano in corteo, cantando e suonando, immagini del santo, gagliardetti e fiori. Ma sappiamo bene che Antonio è invocato anche da molte ragazze per chiedere un buon marito. Infatti, sempre a Lisbona, molte coppie si uniscono in matrimonio, il cui rito si svolge in una cerimonia collettiva, talvolta assistita economicamente anche dal Comune. E poi ci sono le immancabili “sardinhas assadas”, sardine arrostite alla brace, con contorno di insalata di pomodori e peperoni.
La preghiera più nota, associata a Sant’Antonio e recitata in tutto il mondo per implorare il ritrovamento delle cose smarrite si chiama «Si Quaeris Miracula», che significa «Se tu cerchi miracoli». È stata composta in latino dal beato Giuliano da Spira, forse intorno al 1235. Una curiosità? La famosa preghiera è stata anche citata dal poeta Montale nella sua raccolta poetica “Satura”. Questi, i versi: << "Pregava?" "Sì, pregava Sant'Antonio/ perché fa ritrovare/ gli ombrelli smarriti e altri oggetti/ del guardaroba di Sant'Ermete"./ "Per questo solo?" "Anche per i suoi morti/ e per me"./ "È sufficiente" disse il prete>>. Se perdiamo qualcosa, allora, è bene rivolgersi a Sant’Antonio. Ma non solo per questo. Bisognerebbe invocare la sua protezione, sempre. Santo forte, santo che da secoli affascina tutti grazie alla sua figura così poliedrica di grande predicatore, di grande taumaturgo.
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