Le 4 iniziative per la Quaresima dei frati conventuali di Bologna
Una Quaresima intensa è in programma al santuario di San Francesco a Bologna
Una Quaresima intensa è in programma al santuario di San Francesco a Bologna, dove sono attivi i frati minori conventuali della Provincia francescana di Sant'Antonio (che racchiude le comunità conventuali del nord est).
1) LA BENEFICENZA
Sabato 30 e domenica 31 marzo saranno presenti alle porte della Basilica le suore del Monastero di S. Elisabetta, in Bielorussia, con alcuni prodotti di artigianato da loro stesse realizzati. Li vendono per raccogliere fondi per le opere del monastero in aiuto a bambini orfani, disabili, persone in difficoltà che stanno uscendo da dipendenze.
2) LA CENA
La comunità dei frati francescani e la fraternità dell’Ordine Francescano Secolare promuovono una cena quaresimale per condividere un segno penitenziale all’insegna della solidarietà.
Dopo la cena frugale (un semplice minestrone) e l’ascolto di una pagina biblica viene presentata la testimonianza di una realtà di aiuto e condivisione presente nel territorio bolognese.
L'appuntamento è nei cinque venerdì di quaresima, ore 19.30, nel refettorio del convento.
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3) LA VIA CRUCIS
Ogni venerdì di quaresima, alle 17.30, si ripercorrono i passi di Gesù nel cammino verso il dono definitivo della vita, con il rito della Via Crucis. «Ci uniamo così alla sua passione e morte, nell’attesa di partecipare alla sua resurrezione», scrivono i frati.
4) LA LETTERA
Infine, in occasione della quaresima i frati di San Francesco hanno scritto una lettera aperta alla comunità.
«La pietà popolare - si legge - ha arricchito la pratica quaresimale della Via Crucis di alcuni episodi che non ci vengono narrati dai Vangeli. Tra questi vi è la sesta stazione, in cui si è invitati a guardare al gesto di una donna, la Veronica, che asciuga il volto di Gesù».
«È il volto - proseguono i frati - che ci rivela l’eterna bellezza di Dio, del Creatore che, dopo aver fatto l’uomo, si rallegrò perché tutta la creazione era finalmente cosa molto bella e buona! (cf Gen 1,31). È il suo volto, ancora oggi sfigurato nelle situazioni in cui l’uomo non vede riconosciuta la propria dignità, in cui l’umanità è piagata e sofferente, in cui i figli di Dio, voluti e creati a sua immagine, sono invece immersi nelle tenebre dell’errore e del peccato».
«In questo tempo di Quaresima - concludono - non distogliamo lo sguardo da quel volto, riconosciamolo presente nella Parola, nei Sacramenti, nei Fratelli!».
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