I francescani secolari di Sicilia "passano all'altra riva"
quattro le tappe itineranti
L’Ordine Francescano Secolare di Siciliaorganizza a Palermo dal 17 al 19 maggio prossimi: “Passiamo all’altra riva”, un’esperienza di formazione, preparata dal consiglio regionale dell’Ordine Francescano Secolare, ispirata all’EPM (Evangelizzazione e Presenza nel Mondo).
LE QUATTRO TAPPE
«Nel week-end che viene - spiega Carmelo Vitiello Ofs - saremo a Palermo all’insegna dell’itineranza tra i quartieri della città. Ogni giorno ci metteremo in cammino per conoscere storie di uomini e donne che nel quotidiano hanno provato e provano a prendere sul serio il Vangelo. Saremo a Brancaccio nei luoghi del beato don Pino Puglisi, un padre per tutti quei ragazzi che ha provato a strappare dalla morsa della mafia e per questo martire il 15 settembre del 1993. Saremo da don Pino Vitrano e Fratel Biagio Conte nella missione “Speranza e Carità” che ogni giorno accoglie 1000 fratelli e sorelle. Saremo a Danisinni con Fra Mauro Biletta OFM Capp., per parlare di come un quartiere possa, dalle proprie difficoltà, diventare fucina di umanità e di opportunità. Saremo presso la Caritas diocesana di Palermo accompagnati da fra Pino Noto per condividere le ferite di tanti fratelli e conoscere progetti di speranza e d’impegno».
LA CHIESA IN USCITA
Il tema, in continuità con il progetto formativo regionale, è un invito a fare esperienza della Chiesa in uscita, è l’invito di Gesù a lasciare i luoghi familiari e sicuri, a lasciare le nostre comodità per andare all’altra riva. Annunciare e realizzare la buona notizia del regno di Dio è la vocazione dei francescani secolari, in spirito di fraternità.
In tempi in cui il virtuale si sovrappone al reale fino a soppiantarlo e in cui la distanza della “non relazione” sembra avere la meglio sulla prossimità, «anche la nostra vocazione-missione di Francescani Secolari, la nostra presenza nel mondo - prosegue Vitiello rischia di perdere la sua peculiarità irrinunciabile, cioè la “fraternità”, elemento decisivo dell’incontro e della relazione con l’altro. Francesco d’Assisi non si accontentò di abbracciare il lebbroso e di dargli l’elemosina, ma comprese che la vera carità consisteva nello stare insieme, vicino, considerando il dolore e la sofferenza della malattia, come pure il disagio dell’emarginazione».
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PAROLA CHIAVE: CONDIVISIONE
La parola chiave di questo week-end EPM, è CONDIVISIONE, che diventa, per i Francescani Secolari di Sicilia, stile di vita, il creare ovunque spirito di accoglienza e atmosfera di fratellanza.
«Dobbiamo avere coraggio - conclude il responsabile regionale per la formazione dell'OFS - del coraggio della fede, della speranza e della carità che riduce la distanza e che ci separa dai drammi dell’umanità. Gesù è sempre in attesa di essere riconosciuto nei migranti, nei profughi, nei senza tetto, negli ammalati e negli emarginati, in questo modo Egli ci aiuta a condividere le risorse, rinunciando a qualcosa del nostro acquisito benessere».
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