religione

Dopo guerre e tensioni politiche in Libia sono rimasti solo 4 frati minori

Gelsomino Del Guercio Archivio fotografico Sacro Convento
Pubblicato il 24-05-2021

L’Ordine cerca altri francescani per questa difficile missione

Una ricerca-appello a tutti i francescani del mondo per aiutare la missione in Libia dei frati minori. Dopo la guerra civile e le tensioni politiche e tra gruppi etnici, evangelizzare nel Paese nordafricano è diventato molto complicato. Ci sono attualmente solo quattro frati tra le due principali città libiche: Tripoli e Bangasi

LA RIVOLUZIONE DI GHEDDAFI

Tempi non semplici che ricordano quelli degli anni settanta. E precisamente l’1 settembre 1969, quando un gruppo di ufficiali dell’esercito guidato da Muammar Gheddafi rivendicò il potere e fondò la Repubblica Araba di Libia.  Nel luglio 1970 per la Chiesa in Libia furono tempi durissimi: il Consiglio Rivoluzionario ordinò la confisca di tutti i beni italiani ed ecclesiastici. Nel settembre dello stesso anno il Vicario Apostolico di Bengasi fu espulso e la cattedrale di Tripoli chiusa e trasformata in moschea. 

SUORE E FRATI PRESENTI OGGI IN LIBIA

Il Governo Libico, spiega ofm.org, ha concesso la Chiesa di San Francesco all’uso dei cattolici. Ad oggi, questa è l’unica chiesa funzionante a Tripoli. Con la rivoluzione del 2011, molti frati e tutte le congregazioni femminili tranne le Missionarie della Carità hanno lasciato il Paese. Attualmente la presenza della Chiesa a Tripoli è composta da sei Suore, il Vicario Apostolico, mons. George Bugeja OFM e fr. Magdy Helmy OFM dall’Egitto. A Bengasi, officiano due frati: l’Amministratore Apostolico, fr. Sandro Overend Rigillo OFM, con fr. Piotr Borkowski OFM della Polonia.

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SITUAZIONE IN MIGLIORAMENTO

Per i frati e la Chiesa Cattolica più in generale, gli ultimi anni non sono stati facili a causa delle varie situazioni di combattimenti e instabilità, compresa la situazione dei migranti e dei rifugiati. Situazione attualmente in miglioramento con le prossime elezioni del 24 dicembre 2021.  Per le ambasciate, spiegano i frati minori, vi sono lavoratori stranieri provenienti dall’Egitto, Italia, Malta, Turchia e altri. Attualmente la Chiesa officia per Filippini, Nigeriani, Sud Sudanesi, insieme ad altre comunità minori provenienti dall’India e dalla Costa d’Avorio.

LA RICERCA DEI NUOVI FRATI

Per rendere più efficace la presenza pastorale in Libia, i francescano hanno bisogno di due frati, uno per Tripoli e uno per Bengasi, «che possano offrire almeno un periodo di un anno in questo ministero affidato all’Ordine. La conoscenza della lingua inglese è necessaria poiché è la lingua utilizzata per le celebrazioni liturgiche. Chiunque sia interessato o che desideri avere maggiori informazioni può contattarli tramite l’Ufficio Missioni ed Evangelizzazione della Curia Generale inviando una mail a missgen@ofm.org».

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