'Contro tutte le pandemie cambiare subito stile di vita'
Senza una vera svolta ecologica, i problemi si ripeteranno a breve. L’opinione dello scienziato Carlo Alberto Redi
di Irma D’Aria, da La Repubblica
Stili di vita più ecocompatibili. Universalità della vaccinazione. Politiche educative mirate sui temi della prevenzione: sono alcuni dei punti centrali su Covid-19 e vaccini a cui sta lavorando il Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi.
«Dopo varie epidemie, dall’Hiv, all’Ebola, alla Sars, alla Mers, all’influenza suina e poi Sars-Cov-2, finalmente la questione ecologica e ambientale è entrata nelle agende politiche », dichiara Carlo Alberto Redi, biologo e genetista di fama internazionale, docente di Zoologia e Biologia dello Sviluppo presso l’Università degli Studi di Pavia, membro dell’Accademia dei Lincei e presidente del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi.
È la pandemia che stiamo vivendo ormai da più di un anno che ci mette di fronte a nuovi interrogativi: com’è possibile che ci troviamo in questa situazione? Qual è la causa di fondo? «Abbiamo devastato e distrutto il pianeta Terra. Abbiamo permesso a patogeni che vivevano tranquilli nel loro habitat di fare il salto di specie che poi ha causato le varie epidemie che abbiamo incontrato in questi anni, inclusa la pandemia da Covid. Dalla rivoluzione industriale in poi, abbiamo distrutto i due terzi della superficie, di 487 ecosistemi ne restano in piedi una quarantina. Insomma, il tempo cupo che stiamo vivendo ce lo siamo andati a cercare». Ma la “vita covidizzata” con cui dobbiamo fare i conti può essere considerata anche come un’opportunità da cui ripartire con più consapevolezza.
«Ora dobbiamo pensare a cambiare stile di vita, altrimenti a breve arriverà una nuova pandemia. Per esempio, non è più possibile continuare a nutrirsi di carne rossa che è la principale causa dell’effetto serra. Quindi, serve un’informazione scientifica più diffusa in modo che la gente capisca quanto sia importante rispettare la biodiversità e trovare alternative più ecocompatibili », spiega Redi, che aggiunge: «Serve una svolta green e ora tra l’altro questa necessità è perfettamente in linea con il nuovo Ministero della transizione ecologica varato dal governo Draghi».
Questi i ragionamenti della ricerca del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi alla quale lavorano epidemiologi, biologi molecolari, esperti di vaccinazioni, virologi, ma anche sociologi e psicologi. Tema centrale l’universalità della vaccinazione contro Covid-19 e il contrasto ai No-Vax: «Siamo riusciti a produrre diversi vaccini nel giro di meno di un anno e non soltanto utilizzando agenti patogeni attenuati come si è sempre fatto, ma trovando delle piattaforme nuove, cioè con il genoma del virus, che hanno portato ai vaccini a mRna messaggero».
Ora, però, abbiamo dei problemi etici da affrontare che riguardano la loro somministrazione globale: «La vaccinazione è un atto egoistico con una valenza altruistica enorme: chi si vaccina ha un vantaggio personale e allo stesso tempo protegge gli altri perchè non diventa una “bomba biologica” che può diffondere il contagio. Per questo tutti dovrebbero averlo a disposizione». Forte è il richiamo all’etica della responsabilità, anche nei confronti di chi verrà, di Fondazione Umberto Veronesi: «È il momento di pensare a come stabilire relazioni di empatia anche con i nostri simili che non incontreremo, per ragioni anagrafiche, ai quali dobbiamo delle risposte, soprattutto per il modo in cui abbiamo gestito la grande crisi data dalla Covid-19», conclude Redi.
di Irma D’Aria, da La Repubblica
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