Nascere per la prima volta
Gentilissimo padre Enzo buongiorno,
mi chiamo Mauro e le scrivo per provare a capire se può esserci un interesse comune a parlare di alcolismo, cercando di farlo in maniera pacata ma ferma, introducendo concetti per molti nuovi, utilizzando la mia (ahimé) esperienza e le conoscenze acquisite dai terapeuti che mi seguono nel percorso di cura. Sono un alcolista in terapia e in astinenza da 5 anni e 270 giorni oggi. Ho 48 anni, sposato, due figli, e sono un imprenditore. L’alcool mi ha ridotto negli anni a una condizione di dipendenza e di schiavitù totale, non facendomi vivere appieno o per nulla buona parte della mia esistenza. Nell’aprile del 2015 sono stato ricoverato in una strut- tura privata dove ho iniziato un percorso di disintossicazione prima e di terapia di gruppo poi. Questo percorso, che non si è ancora concluso, mi ha visto totalmente rinascere... forse addirittura nascere per la prima volta. È molto più della sola asti- nenza, è talmente coinvolgente e arric- chente che, due anni fa, ho sentito il biso- gno di scriverlo, successivamente è stato edito da Albatros. Il libro si intitola “Tanto smetto quando voglio – la storia di una vita”. Il libro è uno strumento, un punto di partenza per cercare di divulgare alcuni concetti e sfatare numerosi tabù legati all’alcolismo. Per provare a dire che non si tratta di un vizio o di una brutta abitudine, ma di una malattia, una malattia cronica. Se ci si trova coinvolti bisogna chiedere aiuto senza paura perché uscirne da soli è quasi impossibile: l’alcool in alcune per- sone può creare dipendenza e avere con- seguenze gravi. Sono mosso da un forte desiderio di restituire quanto ricevuto. Il libro non è la sola iniziativa in corso: ho una pagina facebook dove mi confronto con un crescente gruppo di persone; partecipo a una trasmissione radiofonica in onda mensilmente su una emittente pro- vinciale (RMF di Varese); sto per aprire un blog e naturalmente, sono molto coinvolto dove sono in cura, cercando di essere aiu- to e riferimento per i più giovani, cosa che mi gratifica e mi aiuta anche nel mio in- finito percorso. Sono dunque sempre alla ricerca di nuovi canali attraverso i quali portare avanti il mio progetto. Ci tengo a precisare che la mia non è ricerca di pub- blicità per il libro, si tratta piuttosto del desiderio di cercare di aiutare coloro che, come me, sono coinvolti in questa terribi- le e mortale patologia. Mauro
Carissimo Mauro,
grazie della tua lettera e del lavoro che svolgi per te stesso e per gli altri, per rinascere o meglio, come tu stesso affermi: nascere per la prima volta. Ti terrò presente e ti ho messo nelle priorità della nostra redazione per eventuali contributi inerenti al tema e alla tua esperienza. Soprattutto nella ricerca di senso e significato da dare alla propria vita. Infine, come ho fatto in precedenti occasioni, ti inviterei a contattare un mio confratello francesca- no di Padova che opera da molti anni nella prevenzione e nella cura dei problemi alcol correlati: danilo.salezze@ppfmc.it. Fra Danilo ti darà volentieri qualche indicazione utile. Sono sicuro che ci sarà la possibilità di intraprendere un cammino insieme, magari – come dici tu – in aiuto dei più giovani. Mi permetto di dirti che sei sulla giusta strada caro Mauro. Che san Francesco illumini il tuo cammino! Un caro saluto di pace e bene.
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