Lettere al direttore

Il filo rosso

Redazione Pixabay
Pubblicato il 19-02-2021

Carissimo Padre Enzo,

Sono Francesco, sono nato a Roma 40 anni fa e vivo a Milano da 8 anni ormai. Sono rimasto orfano di padre a 13 anni. Sono figlio unico, cresciuto amorevolmente da mia madre. Grazie al Signore e a mia madre, che me l’ha trasmessa, ho ricevuto il dono più grande che potevo desiderare e che mi ha portato ad essere quello che sono e cioè la Fede. La Fede ci ha dato la forza per superare tutti i dolori e assaporare meglio le gioie della vita. Lo stare accanto a Gesù e seguire la Chiesa è stato un “filo rosso” che ha percorso la mia vita. Appena ventenne, frequentando la mia comunità parrocchiale, un ragazzo molto legato alla Fraternità Francescana organizzò, insieme al parroco, un ritiro da voi ad Assisi. Fu un’esperienza di piena gioia. Conoscere la vostra Fraternità è stato come sentirmi a casa, tutti insieme uniti nel nome di Gesù. Tanto che 8 anni fa, prima di emigrare a Milano, per comprendere meglio ciò che il Signore volesse da me, entrai al propedeutico in seminario a Roma. Fu un anno di grazia. Poi però, evidentemente non avendo fatto ancora pace con alcune cose del passato, lasciai e poco dopo me ne andai da Roma. Ora ho chiuso con tante cose che mi distoglievano. A distanza di anni ho portato qui con me mia madre e stiamo insieme di nuovo. Ora ho progetti (anche di lavoro), ma le scorse festività, vissute in modo “diverso”, mi hanno trasformato tutto di nuovo. Il desiderio di essere accanto a Gesù, frequentando la mia parrocchia, sta crescendo con gioia. Non so se sia la sua chiamata, sto pregando per comprenderlo. Chiedo sue preghiere e di tutta la Comunità affinché possa liberamente dire il mio “sì”, senza paure e remore. Anche Maria ha avuto timore ma poi ha detto: “Avvenga per me secondo la tua parola”. La prego sempre, affinché mi dia questa forza...lei si è affidata nonostante tutto. Un abbraccio,

Francesco

Carissimo Francesco,

vengo a te con le parole di Francesco: “Il Signore ti dia pace”. Che bella la tua storia, ma soprattutto quell'espressione che la sintetizza in maniera meravigliosa: "Filo rosso". Accorgersi di questo, di quella presenza costante, del Signore Gesù nei momenti belli o meno, mi fa venire in mente le parole che un anonimo brasiliano rivolgeva a Dio: ”Signore io ho scelto di vivere con te e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me. Perché mi hai lasciato da solo proprio nei momenti più difficili?” E il Signore rispose: ”Figlio tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai: i giorni nei quali c’è soltanto un’orma sulla sabbia sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio”. Constatare, inoltre, che come una pianta di loto cresci portando il frutto e perdendo le foglie, cioè perdendo le cose che ti distolgono dal vivere una vita in pienezza, è bellissimo. Accompagno il tuo cammino di discernimento con la preghiera e deponendo le tue intenzioni sulla tomba di Francesco. A te auguro un buon cammino, sono certo che saprai incontrare anche un buon padre spirituale che possa aiutarti, a Milano ce ne sono molti e bravi. Un saluto alla tua cara mamma e la preghiera di suffragio per il tuo papà. Buon cammino caro Francesco,

p. Enzo

 

 

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