C'è già chi segue il cammino di frate Stefano
Numerosi sondriesi hanno raggiunto, nel pomeriggio di sabato, la basilica di santa Maria in Valvendra a Lovere, in provincia di Bergamo, dove fra Stefano Luca ha emesso la sua seconda professione religiosa temporanea nella famiglia dei Frati Minori Cappuccini. Familiari, amici e numerosi giovani degli oratori Sacro Cuore e don Maccani non hanno voluto mancare di essere accanto al giovane frate sondriese, non ancora ventiquattrenne, nella solenne celebrazione eucaristica in cui ha professato l'intenzione di voler vivere in obbedienza, povertà e castità nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Fra Stefano, nato a Sondrio da genitori di origine sicula, dopo aver frequentato le scuole elementari e medie nel quartiere sud ovest della città, si è diplomato presso il liceo Pio XII. Negli stessi anni ha maturato diverse esperienze da animatore ed educatore all'oratorio Sacro Cuore, assieme a don Adriano Spolaor e, nel passato più recente, a don Fabio Fornera. Nel 2005, seguendo la sua passione per il teatro, comincia a frequentare l'Accademia dei Filodrammatici di Milano, dove si è diplomato nel 2007, poco prima di entrare nel convento di Lendinara, vicino a Rovigo, per l'anno di postulandato. Dal settembre 2008, dopo aver emesso la prima professione religiosa, ha compiuto l'anno di noviziato nel convento di Lovere, dove sabato, assieme a due confratelli della provincia lombarda e a due di quella veneta, ha emesso la prima professione pubblica.
Dopo essere stati presentati dal Maestro dei novizi, i cinque frati hanno manifestato la loro libera volontà di vivere nella famiglia cappuccina secondo i consigli evangelici. Quindi si sono accostati singolarmente al ministro provinciale per pronunciare, mettendo le loro mani nelle sue, la formula di professione. «Con fede salda e volontà decisa ? ha pronunciato con commozione fra Stefano ? faccio voto a Dio Padre santo e onnipotente di vivere per il tempo stabilito in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità e insieme professo la vita e la Regola dei Frati Minori confermata da papa Onorio promettendo di osservarla fedelmente secondo le Costituzioni dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini».
Al termine del rito della professione, che fra Stefano dovrà nuovamente compiere il prossimo anno, prima di pronunciare fra due anni, con voti solenni, la professione perpetua, i frati hanno organizzato un momento di vista in convento, dove i sondriesi presenti hanno potuto incontrare anche alcuni dei frati che erano presenti nel convento di Colda.
La professione di fra Stefano giunge a poche settimane dalla partenza dei cappuccini dallo storico convento alle porte di Sondrio. Nonostante questo, in provincia non mancano le vocazioni alla vita religiosa e la vicinanza alla famiglia cappuccina. Tra i giovani sondriesi presenti sabato pomeriggio a Lovere, alcuni erano da pochi giorni tornati da un'esperienza nelle missioni cappuccine in Al-bania, conosciuto proprio grazie all'amicizia con fra Stefano.
da La Provincia di Sondrio
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