fede

Il frate cappuccino la subì nel 1918

Una lancia trapassa il cuore, un dolore indicibile: è uno dei fenomeni mistici, detto transverberazione, accaduto ad un giovane Padre Pio nel 1918. Al frate cappuccino con le stigmate, tale fenomeno causò dei segni permanenti, anche se non visibili.

A raccontare la cronaca di quella giornata sono Claudio Circelli e Marcello Stanzione nel libro “San Pio come Cristo” (Mimep docete).

LA CONFESSIONE
Era la sera del cinque agosto 1918. Padre Pio stava confessando un ragazzo, quando improvvisamente fu assalito da terrore vedendo dinnanzi un personaggio celeste con in mano una lancia appuntita da cui uscivano fiamme.

SI SENTIVA MORIRE
Non ebbe neanche il tempo di rendersi conto di cosa stesse succedendo, che quel personaggio gli scagliò la lancia nell’anima. Il padre si sentiva morire. Emise un lamento e a stento riuscì a dire al ragazzo che si sentiva male e non aveva la forza per continuare la confessione. Il martirio durò dal cinque sera al mattino del giorno sette, durante il quale si sentì strappare finanche le viscere.

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UNA FERITA SEMPRE APERTA
Da quel giorno avvertì dentro di lui come una ferita sanguinante sempre aperta. Dopo la stigmatizzazione visibile, che avvenne poco dopo la transverberazione, gli effetti della ferita al cuore si fecero ancora più intensi; il dolore fu così forte che non gli permetteva neanche un po’ di riposo.

AVITA MISTICA
Con la transverberazione siamo di fronte a un segno tra i più alti della vita mistica. La ferita provocata dal personaggio celeste apparve anche visibilmente all’esterno, trapassandogli fisicamente il cuore. Questo è un fenomeno mistico più nascosto rispetto alle stimmate che segnano mani e piedi.