fede

Suor Silvana (Usmi): Quaresima come gioia

Suor Silvana Mori EPA/Luis Eduardo Noriega
Pubblicato il 16-02-2021

Mettiamoci  in ascolto dei Santi e della storia

Come vivere quest’anno la  Quaresima? Mettiamoci  in ascolto dei Santi e della storia di tanti uomini e donne che alzano lo sguardo al cielo in questo tempo! Don Tonino Bello così diceva: “… cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti, si snoda la strada della quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. È difficile sottrarsi all’urto di quella cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un’autentica martellata quel richiamo all’unica cosa che conta: “Convertiti e credi al Vangelo…”. (cfr. Dalla testa ai piedi, in LVD, Molfetta, 1989) 

Pensando alla Quaresima,  si è portati a  sottolinearne  l’aspetto penitenziale, che sicuramente ha il suo significato e il suo valore, ma se visto solo da questa prospettiva rischia di farci chiudere in noi stessi  con timore. L’inno all’ufficio delle letture in questo tempo  ci suggerisce  l’atteggiamento giusto: “protesi alla gioia pasquale”, un invito a  guardare  alla meta verso cui ci incamminiamo; “sulle orme di Cristo Signore”, non siamo  soli, ma il Signore cammina avanti a noi e ci guida con la Sua parola. Infine ci ricorda che stiamo per intraprendere l’austero cammino della santa Quaresima, ma siamo incoraggiati a percorrerlo da quanto detto prima.  E’ come quando ci si prepara a scalare una montagna, guardare alla vetta ci aiuta  a liberarci di tutto ciò che può appesantire la scalata.

Ma anche quest’anno le ceneri? Tanti programmi sono saltati, rinviati a non si sa ancora quando, abbiamo vissuto tanti momenti  di paura, di solitudine, di sconforto!   E’ ancora così forte il grido: fino a quando ancora?  Chi può dirci una parola sicura, vera?  Ecco, il tempo della Quaresima viene a ricordarci ancora una volta che il Signore non si è dimenticato di noi,  ci richiama all’ascolto, quindi a tempi di silenzio per entrare più in profondità e permetterci di far risuonare  la voce   dello Spirito troppo spesso soffocata dai rumori delle nostre  preoccupazioni, dalle tante discussioni sterili, dalle troppe indignazioni . La Quaresima ci invita al digiuno, alla preghiera e all’elemosina per aprirci ad un dono nuovo. Ma abbiamo già tanto rinunciato in questo anno ! È vero.  Il digiuno quest’anno allora dovrà essere un altro tipo di digiuno. Forse  consisterà nell’ astenerci  dal giudizio, dalla lamentela, dalle pretese, dal rimpiangere  le cose a cui abbiamo  dovuto rinunciare  e accogliere quanto ci sta accadendo con serenità, guardando  piuttosto alle tante persone che hanno sofferto  e stanno ancora soffrendo più di noi. Forse si tratta di riscoprire quanto di veramente essenziale c’è nella vita.  

Gli ostacoli più difficili alla preghiera non sono quelli esterni,  ma sono per lo più nel nostro cuore. Rischiamo di vivere il nostro rapporto con Dio  in modo distorto,  come se fossimo noi a dare il “nostro”  tempo a Dio. Ma non è Lui che ha bisogno di noi! Forse prima di praticare la carità verso gli altri dobbiamo imparare a riceverla: saper riconoscere che anche un rimprovero o una correzione non sono una mortificazione al nostro amor proprio, ma un gesto di attenzione e di considerazione nei nostri confronti ,non è poi così scontato!  Occorre cambiare modo di pensare e provare a lasciare entrare il pensiero di Dio, che è tanto lontano dai nostri pensieri. ”In questo tempo di Covid-19, siamo chiamati ad intraprendere un cammino di conversione per essere testimoni di speranza" ( Messaggio di Quaresima di Papa Francesco, 2021 Forse non riusciremo a trovare risposte alle tante nostre domande, ma la preghiera ci aiuterà a scoprire che non siamo soli.  Come vivere allora questa Quaresima? Qual è  il mio deserto? Qual è la mia solitudine?  Sarà lo Spirito a guidare questo cammino e condurci  “a rivisitare, nella nostra memoria comunitaria e personale, la fede che viene da Cristo vivo, la speranza animata dal soffio dello Spirito e l’amore la cui fonte inesauribile è il cuore misericordioso del Padre”. (Messaggio di Quaresima di Papa Francesco, 2021)  

Suor Silvana Mori, presidente Usmi Francescana Alcantarine

 

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