Santa Rosa 2020 a Viterbo, una festa diversa causa Covid
Niente processione, ma santuario aperto e messa in streaming
"Il covid non ferma l’amore e la devozione che ognuno potrà rivolgere alla piccola santa che sara’ esposta per tutto il tempo della festa all’interno del monastero e che ognuno (rispettando le norme di sicurezza e sanitarie) potrà venerare e pregare. Non ci sarà la processione con il cuore (2 settembre) e nemmeno il trasporto della Macchina (3 settembre)". Così la diocesi di Viterbo annuncia il programma della festa di Santa Rosa 2020. Una festa sicuramente modificata a causa della pandemia da Coronavirus che ha colpito tutto il mondo.
"Il Santuario rimarrà aperto secondo gli orari indicati per accogliere quanti vorranno venerare il corpo di Santa Rosa", precisa la Diocesi. Ad ogni modo non mancheranno le celebrazioni. Il Vescovo di Viterbo, Monsignor Lino Fumagalli, presiederà l’Eucaristia: giovedì 3 settembre, alle 18.30, riservata ai facchini di santa Rosa; venerdì 4 settembre, alle 10.30, con ingresso consentito ai fedeli muniti di biglietto (del tutto gratuito). Quest’ultima sarà trasmessa in diretta streaming e sui canali social della diocesi, Facebook e YouToube.
Non ci sarà la processione, ma ci sarà la mostra “Testimoni di Fede in Terra della Tuscia”. La mostra è promossa dalla Diocesi di Viterbo con l’ICET e in collaborazione con la Fondazione Carivit. "Due “Testimoni” ci hanno lasciato di recente: il viterbese di nascita Mons. Dante Bernini, già Vescovo emerito di Albano e il viterbese di adozione e di scelta Mons. Lorenzo Chiarinelli, già Vescovo emerito di Viterbo. Ora riposano in pace, uno accanto all’altro, nella Basilica di Santa Maria della Quercia. A loro L’ICET vuole dedicare la mostra di quest’anno, in attesa di preparare un’occasione per ricordare come meritano la vita e l’opera di questi Vescovi esemplari", spiegano dalla Diocesi di Viterbo.
Sarà possibile visitare la mostra, presso il Monastero di Santa Rosa, dal 28 agosto al 13 settembre, dalle ore 9.30 -12.30 e dalle 15.30 – 19.30. Il 4 settembre orario continuato.
Ricordiamo che la Macchina di Santa Rosa portata in processione è un'imponente costruzione che viene trasportata a spalla da un centinaio di facchini per le vie del centro storico di Viterbo. Pesa oltre 50 quintali, ha una struttura interna in acciaio ed alluminio ed è illuminata da luci a fiamma viva e artificiali. Il trasporto, scandito dal grido “Viva Santa Rosa“, rievoca simbolicamente la traslazione della salma di Santa Rosa, avvenuta a Viterbo nel 1258 per disposizione di Papa Alessandro IV, dalla Chiesa di Santa Maria in Poggio alla chiesa di Santa Maria delle Rose.
Rosa nacque a Viterbo nel 1233 da Giovanni e Caterina; desiderava entrare nelle Clarisse, che la respinsero a causa della sua salute precaria. Dopo una guarigione miracolosa entrò nel terz'ordine francescano; secondo la spiritualità di san Francesco d'Assisi visse la misericordia nell'opera di riconciliazione tra persone e famiglie. Predicò accanitamente contro i catari, aizzati da Federico II contro il Papa, e prese una forte posizione in difesa del pontefice nella lotta fra guelfi e ghibellini. Fu mandata in esilio con la sua famiglia per ordine del podestà di Viterbo e si rifugiò prima a Soriano nel Cimino, poi a Vitorchiano. In un'occasione rimase miracolosamente incolume tra le fiamme. Predisse la morte dell'imperatore Federico II e quando questa avvenne, tornò a Viterbo.
"A tutti l’augurio di vivere quest’anno seppur diversa una autentica festa di Santa Rosa", scrivono comunque dalla Diocesi.
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