Quel dettaglio stonato in un presepio
Gesù nasce in una mangiatoia, la festa del Natale lo fa rinascere nei nostri cuori
Quando ammiriamo un presepio non notate mai qualcosa di strano? Durante questo Natale avremo l’occasione di visitare molti presepi, che ripresentano l’evento della nascita di Gesù: ci lasceremo incantare dalla bellezza dei paesaggi, delle statuine, delle luci, ci soffermeremo a lungo sul bambinello tra Giuseppe e Maria, tra il bue e l’asino, in una mangiatoia dentro una grotta.
Ecco il dettaglio stonato: Il nostro sguardo abituato, non si scandalizza più di veder nascere Gesù in una greppia e in un ricovero per animali. Un posto non proprio adatto per far nascere un bimbo. Purtroppo è tutto vero. L’evangelista ci dà anche il motivo per cui non c’è una calda culla ad accogliere Gesù: “Perché non c’era posto per loro nell’alloggio”.
Quando guardo ogni presepio, mi viene in mente questa frase del Vangelo di Luca che spiega il motivo per cui Giuseppe e Maria furono costretti a cercare un angolo di fortuna, la stalla, per far nascere Gesù.
C’era tanta gente in quel tempo a Betlemme per via del censimento ordinato dell’imperatore Cesare Augusto che obbligava ciascuno a recarsi nella città d’origine della propria famiglia. La piccola città di Davide non era pronta a ospitare così tante persone. È forse questo il motivo per cui non c’è un posticino per l’umile famiglia da Nazaret. Chissà a quante porte avrà bussato Giuseppe, nel tentativo di cercare un po’ di calore per far nascere “l’atteso dalle genti”.
Luca indicandoci che “non c’era posto per loro nell’alloggio” non vuole semplicemente darci una notizia, le ragioni storiche non sono le uniche e le più importanti per finire nei Vangeli. L’evangelista riporta, piuttosto, un atteggiamento dell’uomo: l’indifferenza alla presenza di Dio.
Questa frase del Vangelo, “non c’era posto per loro nell’alloggio”, letta durante la messa della notte di Natale rilancia a noi la domanda: oggi, c’è posto da te per Gesù? Il primo Natale di Gesù è avvenuto a Betlemme in una mangiatoia. Ma la festa non ha lo scopo di commemorare il “compleanno” di Gesù. Ma celebrare l’evento della sua nascita significa permettere a Gesù di “ri-nascere” nel nostro cuore. È questo il luogo adatto che Gesù intende abitare!
L’immagine della indegna mangiatoia come culla, ci ricorda che Gesù desidera venire nella vita di tutti, indipendentemente dalla nostra situazione e condizione. Lui viene da te, desidera stare con te! Sarà Natale ogni volta che farò “posto per loro nell’alloggio”. Perché la sua presenza farà rinascere la vita di ciascuno. Ed è sempre gioia vera quando Dio viene in noi, quando lascio che Dio abiti con me. Contempliamo questo grande dono davanti ad ogni presepio.
A ciascuno di voi e alle vostre famiglie l’augurio sincero di Buon Natale!
Fra Riccardo
Direttore san Francesco, patrono d’Italia
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