Madre Teresa di Calcutta, sorella di San Francesco
La carità è amore. La carità è dono. Lo sapeva bene Madre Teresa di Calcutta: sorriso di Dio per tutti i dimenticati, per tutti coloro che nell’ombra della povertà o della malattia, attendevano impazienti quel sorriso. Molto spesso si pensa che la carità sia semplicemente donare un qualcosa - di materiale - ai bisognosi. Madre Teresa ci ha insegnato che ciò non basta: un sorriso per coprire le sofferenze; un sorriso come coperta quando si ha freddo e fame.
Quell’inconfondibile abito religioso - bianco, con tre semplici bande blu - passava per le vie dell’India; così come San Francesco passava per quelle di Assisi, così come Cristo passava per le vie della Palestina.
Madre Teresa e San Francesco, una donna e un uomo in cammino, vicino ai poveri, a chi chiede aiuto. Nella sua docilità, i caratteri fermi e coraggiosi francescani: donna-santa che nell’umanità coniugava il divino e tutta l’idea terrena di un Cristo che non rimane impresso sulla Croce, ma che scende dal sacro Legno per andare incontro a tutti i bisognosi della terra.
Oslo, 11 dicembre 1979, a Madre Teresa viene conferito il Nobel per la Pace. E lei, timida e docile, eroina di mani che si stendono al suo passaggio, pronuncia queste parole: “Poiché ci troviamo qui riuniti insieme penso che sarebbe bello per ringraziare Dio per il Premio Nobel per la Pace che pregassimo con una preghiera di San Francesco d'Assisi che mi sorprende sempre molto.Noi diciamo questa preghiera ogni giorno dopo la Santa Comunione, perché è molto adatta a ciascuno di noi, e penso sempre che quattro, cinquecento anni fa quando San Francesco d'Assisi compose questa preghiera dovevano avere le stesse difficoltà che abbiamo oggi, visto che compose una preghiera così adatta anche a noi. Penso che alcuni di voi ce l'abbiano già, dunque pregheremo insieme”.
Preghiera e azione, parole incarnate in San Francesco che rivivono in Madre Teresa di Calcutta che tanto ricorda quella “piccola pianticella” così cara al santo d’Assisi: Chiara, donna che vive la povertà per essere povera tra i poveri, ma ricca, enormemente di cuore.
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