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La storia di Maria Chiara: alla fine ho scelto di essere clarissa

Gelsomino Del Guercio federazioneclarisse.com
Pubblicato il 07-03-2022

Non è stato semplice, soprattutto per i miei

E’ una giovane clarissa del monastero di Porto Maurizio a Imperia. Suor Maria Chiara, classe 1972, è originaria di un piccolo borgo ligure. Prima di arrivare a questa scelta ha subito tormenti e una lotta in famiglia per far accettare la sua decisione. Ma alla fine ha scelto. E ora è felice di averlo fatto. Maria Chiara ha deciso di rendere pubblica la sua vicenda.

IL PELLEGRINAGGIO
Tutto inizio appena diventa maggiorenne. A 18 anni si presenta l’occasione di un pellegrinaggio, un viaggio, che Maria Chiara definisce «con nessuna aspettativa». In quei giorni, durante la confessione, l’incontro, «la scoperta di un amore più grande, non saprei aggiungere altro, tornando a casa potevo solo mettermi in cammino, alla ricerca».
La ragazza viveva la Messa quotidiana «nel desiderio di capire, di fare esperienza, per conoscere questo Gesù incontrato che aveva tanto da rivelarmi».

STADIO E LAVORO
Intanto, di pari passo, scorreva la sua vita normale. Segnata da «una carriera scolastica non troppo brillante» e il lavoro nella ditta di famiglia. «Ero impegnata in tutte le mansioni!». La domenica andava allo stadio, «fino a un nuovo incontro che non dimentico: una proposta per giovani ragazze presso le clarisse della mia città».

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LA PRIMA VOLTA
«Ricordo ancora il momento in parlatorio - afferma Maria Chiara - i volti delle sorelle così sereni, luminosi, belli… e il pensiero simultaneo: “Non potrei mai fare questa vita!”. È stata un’occasione preziosa nella ricerca di me e della mia vocazione proseguita negli incontri di confronto personale con una sorella. C’è stato qualche innamoramento, il più significativo durato un anno e mezzo con un ragazzo, anche lui in ricerca, un dono, ma non la mia vita!».

23 ANNI, LA SVOLTA
A 23 anni c’è stata la svolta. La giovane ligure si è ritrovata in un periodo «così-così, mi sembrava di avere tutto: lavoro, amici, preghiera… ma in fondo ero un po’ spaesata, con la sensazione che qualcosa mancava e poi è arrivato quel 3 ottobre».

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LA SCELTA
Senza troppo pensarci su, decise di tornare dalle clarisse. Un breve colloquio apriva nuove porte e spazi che «alimentavano il mio desiderio di ricerca (..) Una grande gioia per me e sgomento per la mia famiglia. Al mio rientro ero felice e decisa: “Desidero la vita delle sorelle povere!”. Gli scontri in casa sono stati vivaci, non è stato semplice, soprattutto per i miei, ma con il tempo, ho capito meglio la loro fatica e grazie alle sorelle della comunità siamo cresciuti nella relazione e nella vicinanza!».

LA MISSIONE
Dai genitori di Maria Chiara, «è arrivata la richiesta di fare esperienza anche del mio desiderio di missione. Esperienza che è stata breve, ma intensa, un dono che non avrei più chiesto o cercato e, nel contempo, tassello prezioso nel mio cammino: poco meno di un mese a Calcutta con due amiche, l’incontro con Madre Teresa e le Missionarie della Carità, regalo e testimonianza di cui rendo grazie e che porto nel cuore. A questo punto - conclude Maria Chiara - non restava altro che osare… entrare in monastero! Cammino che apre il cammino, per imparare sempre, nuovamente la vita che si fa incontro e allarga l’orizzonte».

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