fede

Kolbe e la Vergine Maria, passando per San Francesco

Antonio Tarallo
Pubblicato il 13-08-2021

San Massimiliano Kolbe e la devozione alla Vergine

San Francesco contemplava Maria per entrare meglio nel mistero di Gesù: voleva far riflettere nella sua anima e dei suoi figli-fratelli-frati la bellezza di Maria, per accendere in loro l'amore di Dio. San Bonaventura racconta: “Circondava di indicibile amore la Madre del Signore Gesù, per il fatto che ha reso nostro fratello il Signore della Maestà e ci ha ottenuto la misericordia. In lei principalmente, dopo che in Cristo, riponeva la sua fiducia, e perciò la costituì avvocata sua e dei suoi. In suo onore digiunava con grande devozione dalla festa degli apostoli Pietro e Paolo fino alla festa dell'Assunzione”.

Da questa descrizione che ci fornisce San Bonaventura, comprendiamo bene come la devozione mariana in San Francesco d’Assisi sia stata fondamentale per il suo cammino spirituale. La devozione mariana di san Francesco però - importante ricordarlo - non è mai stata fine a sé stessa, bensì si sviluppò con l'attività apostolica della sua vita e si manifestò in tutti i suoi atti privati e pubblici.

Perché iniziare un approfondimento sulla spiritualità mariana di Kolbe, parlando di San Francesco? La risposta potrebbe sembrare alquanto ovvia, ma non è proprio così.
Su San Massimiliano Kolbe sembra quasi che il terreno di ricerca offra inesauribili spunti di riflessione, di meditazione e di analisi. Il terreno della ricerca - si sa - diventa inesauribile quando riguarda le grandi figure: proprio per la loro grandezza, sembrano offrirci - sempre - nuovi spunti per lo studio e l’analisi. E’ importante, dunque, soffermarci su un dato che - a prima vista - sembrerebbe alquanto scontato: Massimiliano Kolbe è, prima di tutto, un frate francescano. E se frate, dunque, il fascino che aveva esercitato il santo di Assisi in lui è un punto di partenza di non poco conto per comprendere quanto la spiritualità mariana abbia esercitato nel santo polacco una sorta di “forza verso l’esterno”: partendo da San Francesco di Assisi, dalla spiritualità francescana, Kolbe riesce a portare verso Maria, la Madre di Gesù, chiunque incontri nel suo cammino.

Sicuramente la sua biografia personale lo lega in maniera profonda alla figura della madre, Maria Dąbrowska. Così come San Francesco sarà legato profondamente a quella di Donna Giovanna Pica. Ma questo aspetto antropologico nei due santi, se rimanesse legato solo alla terra, poco potrebbe parlare della devozione mariana presente nei due.
L’influenza francescana nella sua vita, comincia presto: a tredici anni,
Raimondo (questo il nome prima di entrare nella vita religiosa) frequenta la scuola media dei francescani a Leopoli. Nel 1906, la sua vita registra un cambiamento forte: si ricorda della visione della Vergine Maria avuta nell'infanzia. Il 4 settembre 1910 segna la sua entrata - come novizio - nell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, assumendo il nome di Massimiliano. L'anno successivo, il 5 settembre 1911, la professione semplice fino al famoso viaggio a Roma, quando l’amore per l'Immacolata lo prende totalmente fino alla fondazione della ormai nota “Milizia dell’Immacolata”.
Francesco lasciò pochi scritti riguardo Maria, ma questi furono - sicuramente - più che sufficienti per Kolbe a comprendere l'amore che il santo assisiate aveva per la Vergine Maria. Sintesi sublime di tutto ciò è il suo famoso “saluto”:

Ave Signora, santa Regina, santa genitrice di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa [...] tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa, ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre”.

Si può immaginare quante volte il santo frate polacco abbia recitato davanti l’immagine dell’Immacolata questa preghiera del Padre Serafico, facendola sua. E’ significativo che molte lettere di Kolbe, siano firmate con “Tuo fratello nel Padre san Francesco e commilite nell'Immacolata”. Sembra quasi che i due termini non possano essere scissi, perché complementari. Massimiliano Kolbe, imitatore di San Francesco, alter Christus, entrambe figli della stessa madre, la Vergine Maria.

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