fede

Il Santo Sepolcro

Antonio Tarallo Martin Forciniti da Pixabay
Pubblicato il 03-04-2021

Storia e immagini del luogo dove Gesù fu sepolto

La Passione di Cristo, Vangelo secondo Matteo. Siamo al capitolo 27. E’ struggente il racconto. Riusciamo a calarci dentro a quegli attimi, a quegli istanti in cui Cristo “patì sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto” e siamo in attesa del “terzo giorno” in cui “risuscitò”. Queste, le parole dell’Evangelista: “Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all'entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c'erano Maria di Màgdala e l'altra Maria”. Ma qual'è questo luogo? Il vescovo Eusebio di Cesarea - come il teologo Socrate Scolastico - vedevano in luogo specifico di Gerusalemme la tomba di Gesù: era in origine un luogo di venerazione per la comunità cristiana di Gerusalemme, che fece memoria della sua localizzazione anche quando il sito venne coperto da un tempio. Nel XIX secolo, furono diversi gli studiosi che discussero l'ipotesi che il luogo in cui fu edificata la chiesa detta del “Santo Sepolcro” fosse il vero luogo della crocifissione e sepoltura di Gesù.

Le vicende che, nel corso dei secoli, hanno coinvolto il luogo della sepoltura di Gesù sono davvero numerosissime. Darne un profilo accurato sarebbe alquanto complesso. Cerchiamo, allora, di fornire - brevemente - alcuni dati che potrebbero aiutare a fare un po’ di chiarezza. Le prime fonti che parlano del Sepolcro sono ovviamente i Vangeli sinottici. Si è citato, prima, solo uno dei vangeli che lo descrive. Tutti, lo collocano vicino al luogo della crocifissione, fuori dalle mura cittadine. La tomba, scavata nella pietra e chiusa da una grossa pietra, era di proprietà del ricco Giuseppe d’Arimatea, che probabilmente l’aveva fatta costruire per sé. Il Sepolcro rimase sostanzialmente invariato fino al 135 d.C., fino a quando Adriano rase al suolo Gerusalemme dopo una rivolta. Nel tentativo di riaffermare i culti pagani e spegnere il nascente cristianesimo, l’imperatore fece distruggere i luoghi legati alla passione di Cristo, facendo costruire al loro posto templi dedicati a divinità pagane. Con l’imperatore Costantino - l’imperatore della famosa “pax” costantiniana - si ebbe un recupero di questo luogo così denso di storia e di fede. Nasce, così, l’Anastasis, la chiesa del Santo Sepolcro, consacrata nel 335 d.C. Questa, era collocata sopra la sepoltura di Gesù. Da questo momento in poi, la chiesa ebbe diverse vicissitudine storiche. Tra demolizioni e ricostruzioni, fino al 1408. In questo anno ci troviamo di fronte all’ultima ricostruzione della chiesa. Un ulteriore intervento fu realizzato dai frati francescani nel corso del ‘500. Tra l’altro, proprio i francescani sono al servizio del Santo Sepolcro, oggi. E’ attestata la loro presenza nel periodo fra il 1322 e il 1327. La struttura attuale della Basilica del Santo Sepolcro è il risultato dell’ultima ristrutturazione, datata 1959.

A parte il primo pontifex, Simon Pietro ( che proprio a Gerusalemme visse, prima di recarsi a Roma), per quasi duemila anni nessun pontefice romano visitò il Santo Sepolcro. Da allora sono solo quattro i papi che lo hanno fatto. Il primo fu Paolo VI il 4 gennaio 1964. Successivamente vi si recò Giovanni Paolo II in occasione del giubileo 2000. Era il 26 marzo del 2000. Benedetto XVI nella giornata di venerdì 15 maggio 2009 lo visitò. Ultimo pontefice, proprio Papa Francesco, il 25 maggio 2014, durante la sua visita in Terra Santa.

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