Le visite dei pontefici

Nella Giornata mondiale dell’acqua realizzati due significativi eventi
Nella Giornata mondiale dell’acqua, dal Sacro Convento di San Francesco in Assisi parte ancora una volta un messaggio sul tema dell’ecologia integrale attraverso due appuntamenti di rilievo: nella Sala Cimabue del Centro Convegni Colle del Paradiso è ancora in corso, e proseguirà fino a questa sera, il convegno dal titolo Scienza e Fede per la cura della Casa Comune, nato dalla collaborazione tra il Cortile di Francesco e Arpa Umbria.
I lavori della mattinata hanno raccontato il tema della tutela ambientale da diversi punti di vista, nella fattispecie quello legale e quello scientifico, grazie alla presenza della Presidente della Corte Suprema di Cassazione Margherita Cassano, durante la tavola rotonda di questa mattina, e del Premio Nobel per la Fisica Shuji Nakamura, inventore della tecnologia LED. Culmine della prima parte dei lavori è stata la lectio del fisico del clima Antonello Pasini, dal titolo “Comunicare e divulgare la crisi climatica dal punto di vista scientifico”.
«Prendere coscienza del cambiamento climatico spetta all’uomo: è il primo passo per poter fare qualcosa - ha sottolineato Antonello Pasini in riferimento alla maniera di far fronte ai cambiamenti climatici facendo riferimento anche al vademecum diffuso dalla CEI per essere promotori di una comunità energetica -. Il singolo può fare molto, ma allo stesso tempo è necessario fare comunità. Dobbiamo superare l’individualismo di cui ci stanno convincendo sia la cosa giusta. Grazie alla Laudato si’, papa Francesco ci ha dato il linguaggio per discutere di transizione energetica e cambiamento climatico in maniera da coinvolgere sia il nostro aspetto razionale che emotivo».
Non è mancato un riferimento a san Francesco in questo ottavo centenario del Cantico delle Creature: «Avere cura dell’ambiente, dei poveri e della fraternità significa avere cura della conversione ecologica, culturale ed economica che siamo chiamati a portare avanti».
Nel pomeriggio, i lavori in Sala Cimabue sono proseguiti con tre momenti di discussione e confronto su altrettanti temi necessari alla cura del creato: sfide normative, operative e tecnologiche nella gestione dell bonifiche, l’acqua come risorsa (in)finita e le tecnologie per un futuro sostenibile (programma completo https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/eventi/scienza-e-fede-per-la-cura-della-casa-comune-il-programma-completo-53640).
La Sala Stampa del Sacro Convento ha ospitato questa mattina l’incontro dal titolo “Assisi 2025. L’acqua come strumento di dialogo e cooperazione tra i popoli”, organizzato da Ab Aqua, il primo Think-Tank italiano di Idro-strategia. Ai saluti istituzionali del Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, OFMConv, della Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e del Fondatore e Direttore Esecutivo di Ab Aqua Roberto Natali, sono seguiti gli interventi di Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia accademia per la vita, Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia e Responsabile LUMSA University Africa Center, Luciano Bozzo, Professore Associato dell’Università di Firenze e Sonia Filippazzi, giornalista e conduttrice di Rai Radio. A chiudere i lavori è stato l’intervento di Filippo Verre, Fondatore e Presidente di Ab Aqua.
«Il problema di cui stiamo pagando le conseguenze - ha sostenuto Mons. Vincenzo Paglia - è la totale assenza di visione. Siamo entrati nel nuovo millennio senza adottare uno sguardo complessivo. Grazie alle prime due encicliche di papa Francesco nasce una nuova concezione: come già diceva Aristotele, la città si fonda sull’amicizia, non sulla legge. La legge serve a mantenere l’amicizia. È la relazione umana che rende il cuore universale nei confronti di tutto il creato».
«I quattro termini utilizzati da Francesco per descrivere l’acqua nel Cantico delle Creature (utile, umile, preziosa, pura) - ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv - sottolineano come questa sia un bene prezioso da non svendere. Occorre fare tutto il possibile perché l’acqua non ricada nelle mani di pochi e, quindi, perché sia davvero a servizio di tutti. Che il nostro contributo ad eventi come questi possa essere significativo».
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