Tredici patroni per la GMG di Lisbona 2023
Le figure indicate ai giovani
Tredici luci di santità per i nostri giorni. Sono le figure indicate ai giovani dal Comitato Organizzatore Locale della Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Lisbona dal 1 al 6 agosto 2023. Ogni diocesi della città portoghese ha scelto santi o sante che sono di riferimento nel contesto di ogni realtà diocesana per aiutare i partecipanti alla Gmg a camminare verso questo grande evento.
Portare Gesù al mondo
Patrona per eccellenza è la Vergine Maria, la giovane donna che ha accettato di essere la Madre del Figlio di Dio incarnato. Maria è colei che porta Gesù agli altri ed è un modello anche oggi in un mondo che attende l’annuncio di salvezza di Cristo. Tra gli eroi della fede figurano anche san Giovanni Paolo II, inventore delle Gmg, san Giovanni Bosco, san Vincenzo, diacono e martire del VI secolo e poi i santi che da Lisbona sono partiti per portare il Vangelo nel mondo: sant’Antonio, san Bartolomeo dei martiri, san Giovanni di Brito.
I giovani beati lisbonesi
Ai giovani che prenderanno parte alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023 viene inoltre offerto l’esempio di alcuni beati loro coetanei come Giovanna del Portogallo, figlia del re Alfonso V, che alla corona preferì la vita di clausura; il giovane gesuita Giovanni Fernandes che fu martirizzato nel 1570 al largo delle Canarie mentre si recava in Brasile come missionario; Maria Clara del Bambino Gesù, una giovane aristocratica che, divenuta orfana, decise di diventare la "madre" dei dimenticati fondando le Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione.
I beati dei nostri giorni
Infine ai lisbonesi il cui processo di canonizzazione è in corso si aggiungono il beato Pier Giorgio Frassati, che scalando le Alpi e servendo i poveri ha vissuto con gioia, dinamismo e carità il Vangelo fino alla morte sopraggiunta a Torino all’età di 24 anni; il beato Marcello Callo, scout, morto nel 1945 nel campo di concentramento di Mauthausen dove svolse opera di apostolato nonostante le dure condizioni del lager ed i beati Chiara “Luce” Badano e Carlo Acutis i quali, colpiti dalla malattia appena adolescenti, hanno vissuto la sofferenza insieme a Cristo Crocifisso, offrendo ai nostri giorni una luminosa testimonianza di fede. (Vatican News)
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