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Mons. Pizzaballa protesta per attacco esequie giornalista Shireen Abu Akleh

Redazione Ansa - SHAHZAIB AKBER
Pubblicato il 16-05-2022

Inviato Vaticano, polizia Israele viola libertà religiosa

“Siamo sconvolti per le modalità ingiustificabili per quello che è accaduto e vogliamo denunciare e condannare in maniera chiara e inequivocabile”. Queste le parole del Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa sul comportamento della polizia israeliana ai funerali della reporter di Al-Jazeera, Shireen Abu Akleh, riferendosi alla carica degli agenti contro chi portava la bara alle esequie.

“Le ragioni di sicurezza non possono giustificare un evento di questo genere – ha aggiunto – , che colpisce la sensibilità della comunità cristiana e non solo, soprattutto in un momento così delicato come quello che stavamo vivendo”. Secondo Pizzaballa non è appropriata la spiegazione data all’attacco ai funerali, e cioè che si voleva evitare un uso politico della tragedia: “politica – ha detto – l’hanno fatta quelli che hanno caricato il corteo funebre”.

Vescovi e i fedeli delle Chiese cristiane hanno “condannato la violenta intrusione della polizia israeliana nella processione funebre della giornalista uccisa mentre si dirigeva dall’ospedale San Giuseppe alla Chiesa greco-melchita”.

“La polizia – si legge in un documento diffuso durante la conferenza stampa tenuta dal Patriarca latino – ha fatto irruzione in un ospedale cristiano, mancando di rispetto alla Chiesa, all’ospedale stesso e alla memoria della deceduta e costringendo i portatori di bara quasi a far cadere il feretro”.

 


Nel documento si afferma inoltre che “l’invasione della polizia israeliana e l’uso sproporzionato della forza, con l’attacco alle persone in lutto, i colpi con i bastoni, l’uso della granate fumogene, gli spari di pallottole di gomme, la paura per i pazienti dell’ospedale è una grave violazione delle norme e dei regolamenti, incluso la libertà di fede e i fondamentali diritti umani che devono essere rispettati in uno spazio pubblico”.

A commentare la vicenda è stato anche l’incaricato di affari della Delegazione apostolica in Terra Santa, padre Thomas Grysa, durante una conferenza stampa a Gerusalemme. La polizia israeliana “ha violato in maniera molto brutale” il diritto “alla libertà religiosa” della Chiesa durante i funerali della reporter Shireen Abu Akleh, ha detto l’incaricato di affari della Delegazione apostolica in Terra Santa. Un diritto, ha spiegato, “incluso nell’accordo fondamentale tra Israele e Santa Sede”.

“Questo episodio – ha aggiunto il prelato – costituisce un momento di tensione fra Israele e Santa Sede, anche se non è il primo”. (Faro di Roma)

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