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Le francescane costrette a scappare dalla Cina

Gelsomino Del Guercio tvprato.it
Pubblicato il 15-11-2022

L’odissea delle sei religiose

Novant’anni fa sei giovani suore (due erano ancora novizie) partirono in missione per la lontana Cina. Fu una avventura, piena di incognite sfidate e perfino di violenze subite, quella delle Francescane Minime - Giacomina, Salvatrice, Edvige, Bruna, Teobalda, Salesia - nella regione (allora poverissima) del Fujian, nella costa sud della Cina davanti a Taiwan.

LE SEI SUORE
Suor Edvige era originaria del Nuorese, suor Bruna e suor Salvatrice venivano da un paese trentino in Val di Non, suor Giacomina dall’Appennino modenese, suor Teobalda dal Varesotto e suor Salesia dalla Brianza. Suor Salesia e suor Teobalda, entrambe del 1907, erano le più giovani (venticinquenni quando partirono). Suor Salesia è morta nel 1993, a Viareggio dove ancora in molti ricordano il suo servizio nell’ex ospedale Tabarracci.

VIDEO LE VIOLENZE SUBITE
17 anni di fede, come scrive reportpistoia.com, per portare il Vangelo e per testimoniarlo con opere educative e sociali verso le famiglie con maggiori povertà, verso l’infanzia: in particolare verso le bambine, allora spesso oggetto di discriminazioni. Nel maggio 1949, dopo periodi di dure violenze che si accanirono contro le loro opere ma anche contro le loro persone e le persone a loro vicine, le suore furono costrette a fuggire.

COSA VIDERO QUELLE SUORE
Le religiose tornarono in Italia nel convento di Poggio a Caiano delle Francescane Minime dopo aver trovato nella Cina di 90 anni fa e negli anni della loro difficile permanenza: la guerra fra nazionalisti e comunisti, la “lunga marcia” dei comunisti tra il 1934 e il 1935 con l’ascesa di Mao Tse Tung, l’occupazione giapponese e la nuova guerra a partire dal 1937, la guerra mondiale, la vittoria dei comunisti di Mao.
La loro appassionante storia è raccontata nel libro “Estamos en China”, edito dalla Tipografia Poliglotta Vaticana.

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