"Volevo gli spaghetti al pomodoro e ce li hanno fatti" La solidarietà (non) va in vacanza
“Per qualche giorno mi sono dimenticato di tutti i miei problemi, grazie a questi angeli che hanno fiducia in noi, che credono in noi … ho visto bei posti, ma soprattutto per qualche giorno mi sono sentito in famiglia, rilassato, ed ho dimenticato le mie difficoltà di salute.” (Bogdan)
“Questa vacanza raccoglieva delle signore che avevano tutte una certa età, si è creata una fratellanza, una comunità tra persone, ognuna coi loro problemi e che non si conoscevano, però la sera ci si riuniva e si parlava del più e del meno e si faceva qualche terapia, si percepiva un sentimento unione. Si mangiava, ma non era impostata come una vacanza solo per pensare al cibo, era una vacanza che comprendeva qualcosa di interiore e questo era molto bello”. (Rossella)
Bogdan e Rossella sono dei senza fissa dimora che da qualche mese hanno trovato accoglienza presso la Villetta della Misericordia, una struttura assistenziale aperta presso il Policlinico Gemelli di Roma e gestita in collaborazione dalla Università Cattolica e dalla Comunità di Sant’Egidio.
Normalmente, la Villetta apre le proprie porte alle ore 19, agli ospiti viene garantita la cena, un letto per la notte, la colazione, poi per le 8 di mattina devono lasciare la struttura. Se questi sono i “servizi essenziali”, dietro a tutto questo c’è un mondo fatto di amicizia, cure mediche, festeggiamento dei compleanni, sostegno per la ricerca di un lavoro o di una sistemazione definitiva… Accenno solo che in ormai 2 anni di vita della Villetta alcuni ospiti si sono felicemente reinseriti nella società, qualcuno ha trovato lavoro, qualcuno si è riconciliato con la famiglia, la Villetta è stata per molti senza fissa dimora un approdo nel mare in tempesta utile per ripartire a navigare nel mare della vita. La Villetta ha anche accolto alcune persone già gravemente ammalate, oggi scomparse, che però sono state accompagnate nell’ultimo tratto della loro vita terrena da una presenza amica e misericordiosa.
Quest’estate però i volontari della Villetta si sono superati ed oltre a garantire l’assistenza quotidiana, hanno organizzato un periodo di vacanza nei pressi di Fiuggi.
Qualche sera fa mi sono recato alla Villetta (dove normalmente, quando posso, contribuisco come volontario alle mille incombenze che una struttura del genere necessita) ed ho chiesto ad alcuni degli ospiti di raccontare le sensazioni provate durante la loro piacevolissima (le splendide foto di Tino Veneziano non mentono e lasciano trasparire gioia e serenità) vacanza.
Vladimir prosegue il suo racconto parlando nello specifico della vacanza: “non abbiamo possibilità di fare questo viaggio, per me è stata una sorpresa, mi ha annunciato prima se tu vuoi venire con noi in vacanza io sono rimasto….col segno di domanda, chi ci porta, chi lo paga…poi, io facevo la dialisi il sabato, mi ha detto, non ti preoccupare che già noi abbiamo parlato con un ospedale ad Anagni, ti porta a fare la dialisi la mattina e torni al pranzo, ….tutto organizzato di prima, loro ha sistemato tutto per tempo… io pensavo fosse uno scherzo ed invece (qui la sua voce si commuove) era tutto vero!”
Sempre Vladimir racconta un suo scrupolo: “Io veramente no ci volevo andare, mia moglie sta male e non volevo andarmi a divertire, ma Gianna mi ha detto, non ci andiamo a divertire ma a riposare, Ulisse mi ha detto, vieni con noi che se rimani sbagli, e aveva ragione!”
Bogdan ci tiene ad aggiungere che “.. in questi giorni ci siamo divertiti come una bella famiglia unita, racconto una cosa, abbiamo fatto dei casini col gelato fino a mezzanotte, chi giocava a carte, chi a biliardino…ho conosciuto meglio il carattere delle persone che stanno con me, per qualche giorno mi sono dimenticato di tutti i miei problemi… La villetta per me è come casa mia, sono degli amici che mi hanno voluto bene, qui mi sento a casa e negli altri posti no ….mi hanno trovato su una panchina….mi hanno proposto di entrare alla villetta….l’importante è rispettare le regole, essere educati, e se qualcuno è giù di morale tutti ci diamo da fare per aiutarlo!
Chiedo a Bogdan se vuole tornare in vacanza l’anno prossimo e lui… “Beh, veramente, anche ogni 6 mesi! Cosi’ dimentichiamo i problemi, grazie a questi angeli che hanno fiducia in noi, che credono in noi… ho visto bei posti, ma soprattutto per qualche giorno mi sono sentito in famiglia, rilassato, ed ho dimenticato tutti i miei problemi.”
Anche Rossella, una delle prime ospiti della Villetta, un bel caratterino fumantino con una voce che si sente per tutta Roma (mi perdonerà per questa presentazione, spero!), ci tiene a raccontare le sensazioni di questi giorni in Ciociaria, che, come leggiamo dal suo racconto, è una terra che lei ben conosce:
“Prima cosa voglio ringraziare tutti i medici del Gemelli che hanno contribuito a farci fare questa gita di 4 giorni a Fiuggi, ci siamo divertiti, abbiamo mangiato pure bene, ringraziamo Gianna e tutta la famiglia di Sant’Egidio. Non ci aspettavamo la vacanza, io ho fatto qualche gita di un giorno ma vacanza tra di noi mai, ci siamo divertiti. Siamo andati a Fiuggi, Hotel Lina, che Gianna conosce da anni, ci hanno trattato bene, volevo gli spaghetti al pomodoro e ce li hanno fatti. Colazione, nutella, ciambelloni, tutto… quello che volevi c’era, poi dopo colazione andavamo o in giro, alle terme di Fiuggi, in giro col trenino, a giocare a bocce o a biliardo, ridevamo, scherzavamo, poi ci hanno portato ad Anagni, abbiamo visto la Basilica di Anagni, poi…Gianna mi ha portato a vedere il panorama di Fiuggi dall’alto con altri amici…. Riposati, gite, abbiamo giocato a biliardino, abbiamo preso il gelato, ci siamo rilassati …”
Chiedo a Rossella di parlarmi del suo ingresso alla Villetta. “Sono qui daquasi 2 anni, che Gianna mi ha portato qui, mi ha detto comportati bene…..io prima dormivo sulle panchine del Gemelli, prima ho dormito all’ospedale di Colleferro, mi alzavo alle 4….io avevo una casa a Valmontone, un prefabbricato, ma poi ci sono stati problemi col proprietario, praticamente me ne sono dovuta andare…..(casini vari)….io lavoravo come badante per una signora anziana, al villaggio olimpico, poi ho lavorato a Veroli ma con una signora che non mi trattava bene, insomma poi ho perso il lavoro, la Villetta per me è stato un regalo, ancor di più lo è stata la vacanza.”
Cosa ti è piaciuto di più di questi giorni, le chiedo: “Che mi stava vicino Gianna, mi ha coccolato, mi ha fatto prendere tutti i gelati che volevo….abbiamo dimenticato l’aria ed i problemi di Roma per qualche giorno”.
E’ nota la scena, splendidamente immortalata da Giotto, di San Francesco che scende da cavallo e dona il suo mantello ad un povero. Azzardando un paragone, ogni giorno alla Villetta della Misericordia i volontari fanno dono del loro “mantello” di tempo, amore e protezione verso chi vive nel bisogno, ricevendone in cambio un “tesoro in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano”. (Mt 16,19-23)
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