cronaca

Un viaggio su lidi diversi - deontologia professionale, web e carta stampata, velocità o profondità, libertà di espressione, democrazia, dignità - tutti bagnati dallo stesso mare, quello del giornalismo. 

Giuseppe Giulietti, Presidente della FNSI, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, ha parlato nella Sala Stampa del Sacro Convento di "Futuro del giornalismo. Ne parliamo con...". 

"L'informazione copre un terreno grande, infinito - ha detto Giulietti - Ma la velocità non è tutto. Prima devi appropriarti della cosa, poi della confezione della cosa. Questo presuppone uno sforzo, un rigore nello studio. Il web può essere usato per approfondire, ed è questo uno dei suoi vantaggi più grandi. Tuttavia è dispersivo. E' necessario andare oltre le apparenze, oltre le banalità".

"Democrazia e libertà vanno di pari passo" - ha continuato il Presidente della FNSI - Per questo i genitori di Giulio Regeni hanno fatto un appello ai giornalisti. Ci hanno chiesto di non dimenticarci di Giulio, che non era un eroe, ma un ragazzo curioso. E' stata la sua voglia di andare oltre la apparenze la causa della sua fine. Il nostro compito è quello di raccontare i temi oscurati, mettendo in chiaro i limiti editoriali e i condizionamenti della professione. Solo tornando alle origini, e cioè raccontando ciò di cui nessuno parla, potremo uscire dalla crisi del settore".

Giulietti ha proseguito citando i cronisti che hanno sacrificato la loro libertà personale alla libertà di informazione, Paolo Borrometi, Giovanni Spampinato. 

E ha concluso l'intervento con un monito ai presenti, moltissimi dei quali giovanissimi studenti delle scuole superiori: "Diffidate di chi è forte con i deboli e debole con i forti, di chi trova la voce e i muscoli solo con i sottoposti. La dignità umana è in ognuno di noi, nella stessa quantità".