attualita

Una preghiera che ci chiama tutti

Luisa Benevieri Pixabay
Pubblicato il 01-04-2021

Dedicata ai sacerdoti, è di autore 'ignoto'

L’origine di questa preghiera  dedicata ai sacerdoti è un piccolo giallo e internet sembra aver infittito il mistero. Questa preghiera, dal sapore profondamente bergogliano, è stata a più riprese attribuita a Don Andrea Gasparino, altre volte  a Don Tonino Bello. Abbiamo provato anche noi ad indagare, interpellando la Fondazione dedicata  a Don Tonino che ci ha confermato non essere autografa del religioso leccese. Restano però le parole forti e fresche che ci giungono da questa meravigliosa preghiera che ci coinvolge tutti, religiosi e non, nel cercare verità e trasparenza nel rapporto con Dio. Parole da cui bere a piene mani.

Abbiamo bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo “occasionali”, ma preti autentici, che ci trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo preti “a tempo pieno”, che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e gli scritti; preti che spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l’uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame; ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare. Allora donaci preti stracolmi di te, come il santo Curato d’Ars, preti che sappiano irradiarti; preti che ci diano te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno.

 

Perdona la mia impertinenza: tieniti i preti dotti, tieniti i preti specializzati, i preti eloquenti, i preti che san fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare, preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è sicuro. Oggi si fanno richieste, si fanno sondaggi su come sarà, su come la gente vuole il prete. Non ho mai risposto a queste inchieste, ma a te, Signore, posso e voglio dirlo: il prete io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te, preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro recapito che il tuo tabernacolo. E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA