Una nuova app accompagna i pellegrini lungo il cammino
La scelta è vasta. Si può decidere tra camminare sulle tracce di San Benedetto e di Santa Rita, oppure scoprire il mito della Sibilla appenninica, o ancora percorrere in mountain bike l'anello delle abbazie della Valle del Chianti. Per farlo è sufficiente scaricare un'app, gratuita, che accompagna i turisti alla scoperta del percorso, segnalando i migliori punti di ristoro, alberghi, attrazioni.
Come pellegrini moderni, lambiti dalla tecnologia ma interessati a conoscere il territorio che stanno attraversando. L'app si chiama "Best of the Apps - Apennines discovery" ed è stata approntata da Fondazione Vodafone Italia con la Fondazione Aristide Merloni per promuovere il turismo religioso e l'economia nelle regioni colpite dal sisma. «Si tratta di una vetrina digitale costituita da eremi, abbazie millenarie, sentieri, percorsi trekking e bike per accogliere pellegrini e camminatori in una terra straordinaria per la storica presenza di San Francesco, San Benedetto e San Romualdo - ha spiegato Francesco Merloni, presidente della Fondazione Aristide Merloni - dopo quasi due anni dal sisma, permane una grande preoccupazione per il futuro dell'Appennino».
L'obiettivo del progetto è quello di portare - oltre a un rilancio del turismo religioso - una ricaduta economica e di indotto sul territorio, per alimentare iniziative imprenditoriali legate all'ospitalità e alle attività agro-alimentari. Ora sull'app si possono scoprire 12 percorsi a piedi e 8 in bicicletta tra Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, ma tra un anno saranno 50 in tutto.
A disposizione ci sono le mappe dei territori, fruibili anche offline, e alcune funzioni per organizzare il proprio percorso in tappe in modo interattivo, pianificando gli spostamenti e scoprendo di volta in volta anche le mostre, le sagre e gli eventi che si tengono nei luoghi toccati. C'è anche una parte più social dell'app: chi lo volesse, può cercare altri viaggiatori impegnati sullo stesso itinerario, in modo da condividere con loro il proprio tragitto, esattamente come facevano i pellegrini del passato.
Lo spirito dell'esperienza è quindi preservato, la tecnologia funge da supporto per agevolare il percorso. «Il progetto ribadisce l'importanza delle tecnologie digitali come strumento di rilancio dell'economia locale - precisa Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato di Fondazione Vodafine Italia - e rispon de a un bisogno più ampio, che è quello di favorire la ricostruzione di valori sia culturali che identitari di questo territorio».
"Apennines discovery" fa parte del piano "Save the Apps", favorito sempre dalle due fondazioni, per supportare l'economia dell'area appenninica.
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