Il sogno concreto della cura degli altri
Da Scampia la storia di un luogo che 'spaccia' cultura
Prendersi cura degli altri, la cultura della cura, sono gesti fattibili anche senza andare lontano. Lo dimostra la storia di Rosario Esposito La Rossa, titolare della casa editrice Marotta Cafiero, creatore della “Scugnizzeria” di Scampia, una libreria definita “piazza di spaccio di libri”, ma anche luogo di incontri e cultura, visitata dalla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e dal Ministro della cultura Dario Franceschini. Esposito La Rossa nel 2017 è stato insignito Cavaliere dell'ordine al merito dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme con altri 38 eccellenti italiani distintisi “per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nell'integrazione, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione sociale”.
“Ho aperto questo spazio con mia moglie Maddalena e insieme ad altre persone, ritenendo fosse necessario per questa porzione di territorio tra Melito e Scampia. Un modo per essere vicini agli ‘scugnizzi’ che vivono un’infanzia negli stessi luoghi in cui l’abbiamo vissuta noi, dando loro le opportunità che non abbiamo avuto noi, creando un posto che non c’era prima, dove si fa teatro, radio e si producono delle opere letterarie”, dice alla Rivista San Francesco che lo ha intervistato per capire questa esperienza a metà tra cultura e utopia. Un’esperienza che difficilmente potrebbe essere esportata dai suoi creatori: “Non ci abbiamo mai pensato, conosciamo questo territorio da quando siamo nati e non crediamo che le rivoluzioni ‘esportate’ funzionino lontano da casa con qualcuno che non conosce l’ambiente”.
Il riconoscimento ricevuto da Mattarella “è stato un bel momento, si parlava del quartiere dove sono nato in termini positivi”. E, tra le tante iniziative cui la Scugnizzeria ha dato vita, quella di cui Rosario Esposito La Rossa è più fiero è la “casa editrice. Una realizzazione che sembrava impensabile e oggi pubblica tanti libri – da Osvaldo Soriano ad Antonio Skármeta, passando per Raffaele La Capria, Ernesto Che Guevara e persino il premio Nobel Günter Grass. “Volumi completamente ecologici su carta riciclata certificata, con inchiostri non inquinanti e colle senza plastificanti, a Km 0, ad alta leggibilità”, dice ancora Esposito La Rossa. E ora, dopo l’idea di far entrare almeno un libro in ogni casa di Scampia anche grazie al “Libro Sospeso”, iniziativa con cui oltre 2.000 ragazzi hanno potuto leggere un libro pagato da altri mutuando l’esperienza del caffè sospeso, la coppia Esposito La Rossa-Stornaiuolo ha un ulteriore sogno da realizzare.
Si tratta dell'ospedale dei libri, laboratorio dove si riparano libri e storie, arricchito da un “reparto di maternità” per far “nascere i libri”, ossia crearli: “Sopra la Scugnizzeria – spiega Esposito La Rossa – c’è una casa con macchine da stampa dell'800 e 21 mila caratteri mobili in legno e piombo che sono state già recuperate. Abbiamo strumenti per fare a mano la carta artigianale, piantabile, che fiorisce, per uno spazio dove i libri si curano e si creano, anche grazie al contributo dei ragazzi che speriamo di avvicinare alla creazione della cultura”.
E i ragazzi sono anche le anime dello short film Sufficiente, realizzato con gli adolescenti della Scugnizzeria anche con l’aiuto di Antonio Ruocco dal laboratorio di teatro gratuito per i giovani di Scampia è arrivato a ricevere il Nastro D’Argento, uno dei premi cinematografici più ambiti. In nove minuti, Sufficiente racconta la storia di Gaetano, quindicenne orfano di padre a causa della faida, che per anni c’è stata nella periferia nord di Napoli. Il protagonista vuole una vita diversa, migliore, anche grazie alla licenza media, che spera sia la prima di tante occasioni. Opera prima di Maddalena Stornaiuolo, che ha esordito al Festival di Venezia e dopo un anno è stata premiata dal Sindacato dei giornalisti cinematografici italiani. Segno che “Sognare il sogno impossibile”, come da insegna della Scugnizzeria, non è un'utopia.
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