Cantico delle Creature di san Francesco: il componimento che ispira
IL CANTICO DELLE Creature incontra la fotografia. A Vigevano, per la prima
volta esposti in una mostra monografica, arrivano i venticinque scatti che Fulvio Roiter, ha
raccolto per illustrare San Francesco provando a rendere in immagini la poetica e il messaggio del Poverello
di Assisi. Il Cantico delle Creature, quattordici lasse di versetti assonanzati, è considerato "la prima grande
voce poetica del volgare italico". Un capolavoro dell'arte di tutti i tempi. Quattordici lasse che hanno ispirato
più di un artista. Franco Cardini, ha scritto: "solo da un'innocenza saggiata come l'oro al crogiolo delle
passioni e quindi riconquistata può essere sgorgato un fiore di poesia come il Cantico delle Creature". E NEL
1954, PARTE proprio in Umbria l'avventura di Roiter che arriva a Gubbio per realizzare un libro fotografico. Il
progetto prevede che il volume si concluda con una lettura fotografica del Cantico delle Creature. Il risultato è
particolare: il libro vince il Premio Nadar. Ma quel libro è anche il primo passo di una ricerca che lo porterà a
rileggere il Cantico fino a divenirne parte e a cercare l'immagine perfetta per il sole radiante, il vento, l'acqua,
il dolore e la letizia, la terra e la morte. Immagini difficili da fermare in uno scatto eppure anno dopo anno, il
Cantico diventa un libro a se stante, non più il semplice reportage di un viaggio in Umbria. Da sabato
Vigevano offre ben due possibilità di approfondire e conoscere meglio Roiter. Una rassegna intitolata,
appunto al Cantico delle Creature si terrà al Castello Sforzesco. Un'altra dove sono esposti i suoi clic
sull'Amazzonia in un viaggio fantastico di luce e colore ha trovato sede allo Spazio Excalibur.
COSÌ LA
VISITA ai due eventi diventa un viaggio attraverso la vita stessa del fotografo. In ogni luogo che visita il suo
occhio è sempre alla ricerca dell'immagine giusta per il "suo" Cantico ed ecco allora la sofferenza e il dolore
di un lebbrosario in Brasile e il cielo dell'Africa diventare metafore e immagine del linguaggio semplice di San
Francesco. Ecco un cimitero di campagna avvolto nella neve, con le sue croci in ferro scuro, divenire
metafora della quiete della morte. Edizione dopo edizione le immagini cambiano e le fotografie a colori
sostituiscono quelle in bianco e nero. "Il Cantico delle Creature" presso Civica Pinacoteca Casimiro Ottone,
Castello Sforzesco - Scuderie Ducali, dal 28 giugno al 30 luglio e "Amazzonia", Spazio Excalibur; Corso
Genova 114, Vigevano.
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