Assisi, la chiesa di Santa Maria sopra Minerva
Ottobre, mese mariano
Ottobre, mese mariano. Tutto parte dalla festa della Madonna del Rosario di Pompei (7 ottobre): il popolo di Dio guarda sempre alla Vergine Maria con affetto sincero, con spontanea devozione, alimentata da preghiere e gesti semplici. Quali sono le immagini più famose della Vergine? Dove si trovano? Come nascono le diverse iconografie della Madonna? Un viaggio “mariano” alla scoperta delle immagini che ritraggono la Donna più famosa del mondo.
Foto Andrea Cova
Il viaggio continua attraverso le chiese di Assisi intitolate a Maria. Questa volta entriamo in una delle chiese più belle di Assisi, Santa Maria sopra Minerva. “Non mi sarei mai saziato d'osservare la facciata e la geniale coerenza dell'artista ch'essa dimostra. A malincuore mi strappai a quella vista, proponendomi di richiamare l'attenzione di tutti gli architetti su questa fabbrica, in maniera che se ne possa avere una pianta esatta”. Queste parole, pura poesia, sono state scritte da Johann Wolfgang Goethe nel 1786, nel suo racconto “Viaggio in Italia”.
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Il poeta che si trovava in una sosta ad Assisi aveva notato la bellezza del Tempio di Minerva: il poeta lo definì come il primo monumento dell’antichità completo che avesse mai visto. L’edificio risalente al 30 a. C, dedicato probabilmente alla dea Minerva, fu trasformato - nel XVI secolo - in chiesa, col titolo di Santa Maria sopra Minerva, con il relativo campanile, chiamato “Torre del Popolo”. Risulta essere tra i templi romani meglio conservati del mondo antico. Chissà quante volte Francesco e i suoi compagni si saranno dati appuntamento davanti a questo tempio? Quante volte quella piazza avrà sentito i passi silenziosi e scalzi dei poveri frati che mendicavano carità nella cittadina di Assisi?
La chiesa fu adibita al culto nel 1539, per volere di papa Paolo III, ed è stata realizzata all'interno di un antico tempio romano. Già a partire dall'alto Medioevo la cella del tempio veniva adibita a piccola chiesa dedicata a San Donato. Passato poi ai Benedettini l'intero complesso subì un'ulteriore fase di degrado in quanto destinato a casupole e botteghe. Con verbale del 5 aprile 1613, l’allora vescovo di Assisi Marcello Crescenzi, avuto anche il consenso del Comune cittadino, donò il Tempio ai Frati del Terzo Ordine Regolare di San Francesco per garantire meglio il servizio liturgico.
Foto Andrea Cova
I frati ne entrarono in possesso il 15 aprile del 1613 e vi rimasero ininterrottamente per 145 anni. Nel 1634 i frati intrapresero grandi opere di ristrutturazione sotto la guida dell’architetto assisano Giacomo Giorgetti: la chiesa, infatti, venne rialzata e prolungata su progetto di Giacomo Giorgetti. 8 maggio 1758, altra data importante: i Terziari Regolari, avendo costruito il nuovo Convento di Sant’Antonio di Padova con l’annessa chiesa, lasciarono il tempio alla Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, ma - con la soppressione napoleonica del 1810 - abbandonarono la chiesa, che passò al clero secolare. Con rogito del 14 aprile 1918 la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva fu affidata di nuovo ai Frati del Terzo Ordine Regolare di San Francesco.
Santa Maria sopra Minerva, un gioiello incastonato in un altro gioiello.
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