home-eventi

San Francesco realizzò il primo presepe 790 anni fa.

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

A Greccio la rievocazione storica del 1223 viene realizzata con sei quadri viventi

Sono trascorsi 790 anni da quando San Francesco realizzò il primo presepe della storia a Greccio e come ogni anno torna puntuale la rievocazione del presepe vivente: il 24 alle 22.30, il 26 e il 28 alle 17.45; 1°, 4, 5 e 6 gennaio alle 17.45. Molte le novità di questa edizione: la sceneggiatura, le musiche, l'impianto luci.

Saranno organizzate mostre fotografiche, convegni, mostre di presepi artistici e mercatini natalizi. Inoltre, è prevista la stampa di cartoline speciali con annullo postale filatelico per il giorno 24 dicembre. La rievocazione storica del presepe di Greccio del 1223 è realizzata in 6 quadri viventi.

Scena prima
I frati francescani di Greccio tornano al loro romitorio dopo la dura giornata di lavoro nei campi, non prima di essere passati nella chiesetta per la consueta preghiera della sera. A distanza di 20 anni dalla morte del santo Francesco di Assisi , frate Leone, primo suo compagno insieme a frate Angelo e frate Ruffino, è incaricato dal ministro generale dell'ordine dei frati minori, di compilare una sintesi degli episodi della vita del Beato Padre. Il piccolo borgo di Greccio, si anima. Le case si illuminano ed i giovani festeggiano in taverna mentre popolani e bambini accorrono in piazza. I tre frati, uscendo dalla chiesa, si fanno incontro alla popolazione del borgo e conversano con gli abitanti.

Scena seconda
Frà Silvestro e frate Egidio raccontano come Francesco fu accolto ed amato dai grecciani. Frate Leone, dietro richiesta dei grecciani, racconta uno dei tanti episodi della vita di Francesco nel luogo di Greccio "l'incontro con un bimbo e del leprotto preso vivo al laccio". Il serafico padre Francesco appena giunto a Greccio trovò rifugio, per lui e per i suoi confratelli presso un romitorio posto in una zona impervia a 1200 metri di altezza sul monte Lacerone chiamata "La Cappeletta".

Scena terza
Il signore di Greccio, Giovanni Velita con i suoi araldi, fanno visita a Francesco sul monte Lacerone. Costui prega il frate ed i suoi confratelli di scendere al borgo per vivere più vicino alla gente e portare la parola di Cristo. Francesco accoglie la supplica.

Scena quarta
Novembre 1223. Su preghiera della nobildonna Jacopa dei Settesoli e del cardinale Ugolino, Papa Onorio III riceve alla corte papale in Roma Francesco ed il suo gruppetto di fraticelli. Il poverello di Assisi ormai quasi cieco chiede l'autorizzazione alla predicazione del vangelo e la bolla papale che riconosca le norme di vita dei frati raccolte in una Regola scritta dal Santo e dettagli dal signore stesso a Fonte Colombo, nei pressi di Rieti. Francesco richiede l'autorizzazione per realizzare un presepe a Greccio.

Scena quinta
Di ritorno al borgo di Greccio, Francesco malridotto, ma felice incontra Giovanni Velita. Costui interroga il santo uomo sulle vicende romane e promette di aiutarlo a realizzare il presepe che verrà allestito proprio la notte di quel Natale del 1223. La grotta dove Francesco si raccoglieva sempre in preghiera, verrà animata dalla presenza dell'asino e del bue, mentre una povera mangiatoia accoglierà il bambinello Gesù.

Scena sesta
Madonna Alticama, moglie di Giovanni Velita, ha confezionato con le proprie mani un'immagine del bambino. All'annuncio dell'araldo tutti gli abitanti di Greccio in quella notte santa si preparano alla processione che condurrà alla grotta per venerare Gesù nell'umile mangiatoia. Il bambinello sembra prendere vita tra le braccia di Francesco. Da quella sera Greccio divenne la nuova Betlemme. (Giornale dell'Umbria)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA