Seconda lettera ai custodi
[245] A tutti i custodi dei frati minori, ai quali giungerà questa lettera, frate Francesco, il più piccolo dei servi di Dio, augura salute e pace santa nel Signore.
[246] Sappiate che al cospetto di Dio ci sono alcune realtà altissime e sublimi, che a volte tra gli uomini sono reputate vili e spregevoli; mentre altre sono preziose e ammirate tra gli uomini, ma davanti a Dio sono ritenute vilissime e spregevoli.
[247] Perciò vi supplico, per quanto posso, davanti al Signore Dio nostro, che vogliate consegnare ai vescovi e agli altri chierici quelle lettere che trattano del santissimo corpo e sangue del Signore nostro, e riteniate nella memoria le cose che su questo argomento abbiamo raccomandato a voi.
[248] Dell’altra lettera che vi invio perché la trasmettiate ai podestà, ai consoli e ai reggitori [dei popoli], nella quale si dice che tra la gente e sulle piazze si proclamino pubblicamente le lodi di Dio, fate subito molte copie e con grande diligenza consegnatele a coloro ai quali devono essere recapitate.