Nimbo, la luce del Santo
di Chiara Frugoni / storica
Giotto, all'interno del ciclo francescano
nella Basilica Superiore d'Assisi,
rappresentò Francesco su un carro di
fuoco mentre appare ai frati addormentati
a Rivotorto, circondato dal
nimbo e dall'aureola. Non sono, questi
particolari iconografici, un'invenzione
cristiana, perché erano già conosciuti
nell'antichità: il nimbo, cioè un cerchio
o un disco intorno al capo, simbolo
di dignità e di potenza segnalava
le divinità, gli imperatori romani divinizzati,
i personaggi
autorevoli.
Virgilio nel secondo libro dell'Eneide fa
raccontare ad Enea la fi ne di Troia durante
la quale gli apparve l'ombra della
madre Venere, che gli mostrò come la
città stesse cadendo ad opera degli dei
avversi; fra questi la madre Venere mostrò
Pallade, la Minerva romana che
appare ad Enea in un alone abbagliante
(nimbo effulgens). Servio così commenta
questi versi: «Nimbo effulgens: Nube luminosa;
nube divina. È infatti una luce splendente
quella di cui sono cinte le teste degli
dei; così vengono abitualmente dipinti». Se
Servio invece che “deorum”, (degli dei),
avesse scritto “sanctorum”, (dei santi),
avrebbe dato una perfetta descrizione
del nimbo cristiano.
Poco prima Enea aveva spiegato che un
fi otto di luce sfolgorante aveva rischiarato
la notte entro cui Venere gli si era
fatta visibile «per noctem in luce refulsit»
(brillò, circondata di luce nel buio notturno)
e di nuovo Servio commenta «la
luce è la nuvola che sempre accompagna gli
dei»: anche in questo caso, operando la
medesima ipotetica sostituzione,
avremmo
una perfetta
defi nizione
della aureola
o mandorla,
cioè della
luce, che
o come
cornice
raggiata (aureola) o come cornice a
bordo defi nito (mandorla) avvolge
completamente la fi gura di un santo e
soprattutto di Cristo quando è rappresentato
nell'alto dei cieli. Giotto quindi
usò in modo del tutto consapevole e
appropriato il nimbo e l'aureola, sicuro
di essere capito dai dotti frati che, in occasione
di importanti cerimonie uffi ciali,
a volte presiedute dallo stesso Papa,
sarebbero entrati nella Basilica Superiore
e avrebbero ammirato il ciclo di San
Francesco appena dipinto.
IL CONSIGLIO
Vorremmo consigliare ai
nostri lettori uno dei volumi
più affascinanti che abbiamo
avuto il piacere di leggere
quest'anno. Il libro “La voce
delle immagini”, da cui prende
spunto quest'articolo, è stato
scritto dalla professoressa
Chiara Frugoni, edito da
Einaudi nel 2010, ed è
corredato a 214 fi gure tutte a
colori, costo 35 euro.
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