speciali

Nimbo, la luce del Santo

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

di Chiara Frugoni / storica



Giotto, all'interno del ciclo francescano nella Basilica Superiore d'Assisi, rappresentò Francesco su un carro di fuoco mentre appare ai frati addormentati a Rivotorto, circondato dal nimbo e dall'aureola. Non sono, questi particolari iconografici, un'invenzione cristiana, perché erano già conosciuti nell'antichità: il nimbo, cioè un cerchio o un disco intorno al capo, simbolo di dignità e di potenza segnalava le divinità, gli imperatori romani divinizzati, i personaggi autorevoli. Virgilio nel secondo libro dell'Eneide fa raccontare ad Enea la fi ne di Troia durante la quale gli apparve l'ombra della madre Venere, che gli mostrò come la città stesse cadendo ad opera degli dei avversi; fra questi la madre Venere mostrò Pallade, la Minerva romana che appare ad Enea in un alone abbagliante (nimbo effulgens). Servio così commenta questi versi: «Nimbo effulgens: Nube luminosa; nube divina. È infatti una luce splendente quella di cui sono cinte le teste degli dei; così vengono abitualmente dipinti». Se Servio invece che “deorum”, (degli dei), avesse scritto “sanctorum”, (dei santi), avrebbe dato una perfetta descrizione del nimbo cristiano. Poco prima Enea aveva spiegato che un fi otto di luce sfolgorante aveva rischiarato la notte entro cui Venere gli si era fatta visibile «per noctem in luce refulsit» (brillò, circondata di luce nel buio notturno) e di nuovo Servio commenta «la luce è la nuvola che sempre accompagna gli dei»: anche in questo caso, operando la medesima ipotetica sostituzione, avremmo una perfetta defi nizione della aureola o mandorla, cioè della luce, che o come cornice raggiata (aureola) o come cornice a bordo defi nito (mandorla) avvolge completamente la fi gura di un santo e soprattutto di Cristo quando è rappresentato nell'alto dei cieli. Giotto quindi usò in modo del tutto consapevole e appropriato il nimbo e l'aureola, sicuro di essere capito dai dotti frati che, in occasione di importanti cerimonie uffi ciali, a volte presiedute dallo stesso Papa, sarebbero entrati nella Basilica Superiore e avrebbero ammirato il ciclo di San Francesco appena dipinto.

IL CONSIGLIO

Vorremmo consigliare ai nostri lettori uno dei volumi più affascinanti che abbiamo avuto il piacere di leggere quest'anno. Il libro “La voce delle immagini”, da cui prende spunto quest'articolo, è stato scritto dalla professoressa Chiara Frugoni, edito da Einaudi nel 2010, ed è corredato a 214 fi gure tutte a colori, costo 35 euro.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA