È tanto bello piangere
Una nuova vita che vede la luce
Tommy… amore… Due parole. Pensatele sussurrate al piccolissimo orecchio di un neonato che più neonato non si potrebbe. Ovvero, nato da 10 secondi, ad esagerarli i secondi. Provate a pensare alle mani, nodose e grandi, di un nonno che ha fatto il falegname tutta la vita e che, a fine agosto scorso, si trova a casa con la propria figlia giunta ormai “al termine” della seconda gravidanza. Pranzo appena finito, tavola da sparecchiare, lei si alza, si siede di nuovo e dice: “si sono rotte le acque”. La nonna con in braccio il primo nipotino va a chiamare l'ambulanza, la futura mamma-bis sente che non farà in tempo neanche a salire su quella ambulanza. Papà aiutami.
Eh? Aiutami. Il papà le dice stenditi sul divano. Fatto. Ed è così che senza travaglio, senza particolari spinte, con la determinazione di chi vuole uscire a conoscere il mondo, sbuca la testolina di Tommaso. Ora: immaginatevi questo nonno che avvicina le mani giganti a quella testolina. Mi dice, durante il nostro incontro, che il nipotino ha fatto tutto da solo, si è dato lui la spinta per uscire. Ad accoglierlo c’è quella piazza d’armi di due palmi che hanno lavorato una vita intera il legno ed ora sono seta per quel piccolo Re che grida sono arrivato.
Ed è in quell’istante, tra la concitazione, l’arrivo del papà-bis, il sudore, gli abbracci, è lì in quei primi dieci secondi di caos che il nonno tiene in mano la Vita e si avvicina all’orecchio piccolo piccolo e sussurra Tommy… amore… Le prime, primissime parole che questo bimbo si è sentito dire. Poi è tutto un datemi un lenzuolo, no una coperta, copriamo il bimbo e la mamma, arriva l’ambulanza, uh ma avete fatto tutto da soli? beh vi portiamo all’ospedale ugualmente, barella e culla, telefonate, i vicini che arrivano, decibel altissimi nel piccolo salotto. E lui, il nonno, si siede. Si prende un momento tutto suo, solo ed esclusivamente suo: con calma, senza fare rumore, senza essere guardato perché tutti guardano altrove, piange. Perché è tanto bello piangere, aveva ragione Eduardo quando lo fa dire alla sua Filumena Marturano. (Rivista San Francesco - clicca qui per scoprire come abbonarti)
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