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Storie di accoglienza: tunisina apre sartoria a Gualdo grazie alla Caritas

Redazione online diocesiassisi.it
Pubblicato il 30-11--0001

Classificata prima ad un corso di formazione finanziato da Caritas italiana per opportunità di lavoro al femminile

“Punti e spunti” è una nuova bottega artigianale aperta sabato 15 ottobre , in via Calai a Gualdo Tadino. E’ di Naoual, una giovane signora tunisina, laureata in economia internazionale, e che parla un italiano fluente: da anni è immigrata nel gualdese con la famiglia.

Un’attività che si ricollega alla tradizione gualdese, quando in centro c’erano tante sartorie: ma che ha una storia singolare. La racconta Annarita Capponi, la dinamica ed appassionata segretaria della Caritas diocesana: “Abbiamo promosso un corso di formazione finanziato da Caritas italiana per costruire opportunità di lavoro al femminile, lo hanno frequentato 6 donne e Naoual si è classificata prima nel concorso. E’ nato così il laboratorio da lei gestito per diversi mesi insieme alla cooperativa "Con Francesco".

D’ora in poi la bottega marcia da sé. Offre servizi di cucito, ricamo a macchina ed altri del settore, tra cui apprezzati interventi su borse ed oggettistica in pelle sintetica, effettua riparazioni sartoriali, produce tende, tovaglie, arredi. E’ nata una nuova azienda, c’è un posto di lavoro per una famiglia che vive qui”.

Un anno fa, in occasione dell’inaugurazione del laboratorio sostenuto dalla Caritas, intervennero varie autorità, tra cui il vescovo monsignor Domenico Sorrentino ed il sindaco Massimiliano Presciutti. Ora Naoual camminerà da sola. Dice: “Sono molto felice. Ho tanti clienti, tanti amici, e mi piace il lavoro che è molto diversificato. Ne sono entuasiasta; e spero che in futuro anche altre persone possano lavorare con me. Ringrazio tutti, comprese le 'maestre' che ancora mi danno una mano ed opportuni suggerimenti”.

Hedi Khirat, tunisino anche lui, segretario della Cgil locale e coordinatore della comunità islamica gualdese, aggiunge: “E’ un bell’esempio di avvenuta integrazione”.

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