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Dagli ammortizzatori sociali in deroga ai bonus per i nuclei familiari

Sin dalla prima fase dell'emergenza Covid-19, il Governo ha adottato alcune misure di protezione del reddito delle famiglie e a sostegno delle imprese. Dagli ammortizzatori sociali in deroga ai bonus per i nuclei familiari, dalla moratoria del rimborso dei debiti bancari alla garanzia pubblica sui nuovi finanziamenti, sono tutti interventi necessari ma che da soli non bastano per fronteggiare la crisi che stiamo vivendo.

La ricostruzione del Paese non sarà infatti solo una questione di risorse disponibili, ma anche di modelli utilizzati e di attori coinvolti. Per questo motivo, nelle scorse settimane, più di 1000 imprenditori e cooperatori sociali, insieme alle associazioni e organizzazioni di tutto il territorio nazionale, hanno sottoscritto l'appello «Ricostruiamo il Paese!»: proposte concrete che pongono al centro del dibattito pubblico una nuova idea di società e di economia fondata sulla collaborazione e sul coinvolgimento dei cittadini.

Nella ricostruzione sarà necessario investire nelle infrastrutture fisiche e sociali, fondamentali per superare la crisi che l'emergenza sanitaria ha generato. Su quest' ottica sarà basilare il ruolo del Terzo settore, che durante la crisi sanitaria ha dimostrato la capacità di dar vita a nuovi servizi e definire nuove modalità di gestione diverse da quelle tradizionali.

A differenza dei soggetti pubblici, però, molte organizzazioni rischiano di non resistere alle conseguenze economiche dell'emergenza. Le imprese sociali impegnate nell'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate hanno subito una drastica contrazione dei ricavi che rischia di mettere ai margini dei processi produttivi i lavoratori più fragili, persone con disturbi psichici e gravi disabilità. Nella maggior parte dei casi sono organizzazioni piccole non hanno adeguati patrimoni per fronteggiare gli effetti economici della crisi e rischiano di chiudere.

Il Governo ha colto solo in parte la necessità di questo settore...(MARCO GARGIULO, ANDREA BERNARDONI, GIANFRANCO MAROCCHI - Corriere della Sera)