societa

McDonald’s distribuirà 100 pasti a settimana per i senza tetto

Redazione online Ansa - Massimo Percossi
Pubblicato il 30-11--0001

L’iniziativa nasce dall’accordo tra l’associazione Medicina Solidale onlus e il ristorante di fast food di Borgo Pio

Un doppio cheeseburger, delle mele fresche tagliate in busta e una bottiglietta d’acqua. È la composizione dei 1000 pasti che, dal prossimo lunedì, 16 gennaio, cento ogni settimana, verranno distribuiti ai senza fissa dimora che vivono nella zona di San Pietro e di via della Conciliazione, dopo alcune polemiche che hanno accolto nelle scorse settimane l'apertura di un McDonald's a poche centinaia di metri da piazza San Pietro.

L’iniziativa nasce dall’accordo tra l’associazione Medicina Solidale onlus - che già da tempo opera con un ambulatorio medico sotto il colonnato della Basilica Vaticana e altre iniziative di volontariato promosse dalla Elemosineria vaticana - e il ristorante McDonald’s di Borgo Pio.

«L’iniziativa - spiega ai microfoni di Radio vaticana Lucia Ercoli, responsabile sanitario dell’istituto di Medicina Solidale - è nata da una riflessione in un momento così critico sia per l’emergenza freddo sia per l’incremento della povertà e quindi del numero di persone in strada, persone che in parte assistiamo nei nostri ambulatori di strada. Visto che si accendeva una polemica sull’apertura di un McDonald’s, abbiamo pensato: invece di andare sulle polemiche, cerchiamo di vedere se si riesce a creare una rete, se si riescono a trovare ponti tra chi può e chi soffre, in maniera che una parte di questi beni possano arrivare a chi non ha niente. L’idea era di provare a capire se, invece di essere soltanto un’occasione di conflitto, potesse essere un’occasione di apertura alla generosità, quindi con la possibilità di creare ponti. Poi, chiaramente, noi al colonnato di Piazza San Pietro lavoriamo al servizio dell’Elemosineria Apostolica: vediamo l’utenza che arriva e l’impegno dell’Elemosineria a far fronte a tutte le necessità di queste persone».

Mille in tutto, da lunedì a giugno, i pasti previsti. «Se sono mille pasti e noi andiamo a regime a 100 pasti a settimana, saranno 10 lunedì, quindi il tempo dell’emergenza freddo», spiega Ercoli. «È un inizio di un dialogo, vediamo cosa succederà in futuro. È veramente una piccola goccia in un oceano di cose che vengono fatte anche da tante altre associazioni, da tante persone che si spendono per gli altri».(Vatican Insider)

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