Mamme e bambini in difficoltà soccorsi dalle suore francescane di Susa
Le religiose festeggiano i dieci anni de “Il Mandorlo”, una casa mamma-bambino
Per il decimo anno fiorisce “Il Mandorlo” di Susa. Una fioritura simbolica per una delle più significative esperienze francescane in questo lembo della provincia di Torino. Infatti “Il Mandorlo” è la casa di accoglienza per le donne in difficoltà e per i loro bambini, delle Suore Francescane Missionarie di Susa. «Quando capita di festeggiare il decimo compleanno – afferma suor Margherita De Blasio, che di questa esperienza di carità concreta e attiva è un po’ l’anima – succede anche di pensare a tutto quello che è successo in questi anni, a tutte le persone incontrate, alle emozioni e ai sentimenti che hanno arricchito questa esperienza. Ed è inevitabile desiderare di fare un bilancio».
LA PRIMA CASA
Un bilancio sicuramente importante per questa esperienza che prosegue quella dal Beato vescovo di Susa, Edoardo Giuseppe Rosaz, fondatore della Congregazione francescana che raduna le sue figlie, come riporta lavalsusa.it. Rosaz aveva avviato questo percorso di assistenza alle donne in difficoltà già nel nel 1856 con il nome di "Ritiro delle povere figlie di Maria".
«Il desidero del fondatore, in autentico spirito evangelico - come scrive www.francescanerosaz.org - era quello di creare uno spazio educativo e responsabile, in cui il calore umano e familiare, aiutasse le giovani in difficoltà di quell'epoca a crescere, a imparare un lavoro, a diventare capaci di assumersi le responsabilità inerenti la vita».
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NASCONO LE FRANCESCANE
La sua casa era aperta a tutte le giovani che bussavano alla porta, qualsiasi fosse la loro provenienza e la loro fede. La sua carità era senza eccezione, universale, generosa, sollecita e capace di dare risposte urgenti a bisogni urgenti. Per la realizzazione di quest'opera, nacquero le Suore Francescane Missionarie di Susa, "mamme" che potessero aiutare le giovani in difficoltà fuggite di casa, senza lavoro, spesso orfane e con famiglie disastrate.
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DAL “RITIRO” AL “MANDORLO”
Ancora oggi, con lo stesso spirito, in diversi modi, secondo le esigenze del tempo, le religiose del Rosaz, insieme a laici professionisti (Educatori Professionali, Oss) cercano di assolvere il compito educativo iniziato dal fondatore. E così è nato nel 2011 “Il mandorlo", che è una casa “mamma bambino”, dove la fragilità trova accoglienza e amore, dove il dolore incontra ascolto, attenzione, per riprendere il cammino e insieme progettare una nuova strada di speranza.
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