societa

La vita del frate miracolato dal cancro è diventata un film

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 28-08-2021

La storia di fra Giuseppe Ghezzi

E’ quasi un frate contemporaneo, vissuto fino al 1955 nel convento di Lecce, dove è volato in cielo. Fra Giuseppe Ghezzi è un francescano conosciuto e amato in Salento. La sua è una storia da film e in realtà, da qualche giorno lo è diventato perchè a Leverano, in Salento, è stato proiettato per la prima volta un docu-film a lui dedicato.

LA SPARIZIONE DEL TUMORE

L'uomo della carità ripercorre la vita spirituale di fra Giuseppe Ghezzi e ricorda i personaggi vissuti a cavallo tra l'Ottocento e io Novecento, che hanno segnato la sua vita. Come il dottor Vito Fazzi, scrive La Repubblica Bari, dal quale prende il nome l'ospedale dell'ospedale di Lecce, che operò per la prima volta di cancro il giovane Giuseppe ritenendo che non sarebbe mai guarito. Constatò poi che la grande massa era sparita "anzi, non esisteva traccia nemmeno dell'intervento, come se non ci fosse mai stata".

LE SUE RICCHEZZA AI BAMBINI AMMALATI

Il giovane Michele - nato a Lecce il 19 agosto 1872 (ecco il perché della proiezione in questa data) dal duca di Carpignano, Pasquale Ghezzi, e da Carmela Carrozzini - si spoglia del titolo nobiliare e di tutti i suoi averi. Il film racconta dei primi doni ai bisognosi come le scarpe, il materasso, il suo cibo, e poi quando dona sé stesso, elemosinando per comprare le medicine soprattutto per i bambini ammalati e portando la parola di Dio nei borghi più isolati delle assolate province pugliesi. Compie il noviziato nel convento di Santa Maria delle Grazie di Galatone e trascorre la sua vita da frate in diversi conventi: Lecce, Squinzano, Manduria, Martano, Francavilla Fontana, Soleto. Muore il 9 febbraio 1955 nel convento di Lecce.

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DOPO LA TRASLAZIONE DEI RESTI MORTALI

Il film è frutto della collaborazione tra frati minori della provincia di Lecce, Almanacco Leveranese e Impegno per Leverano e riporta testimonianze fondamentali per la causa di beatificazione in atto. Il progetto del film nasce nel maggio 2018 per i 40 anni dalla traslazione dei resti mortali dalla cappella cimiteriale dei frati minori alla chiesa di Sant'Antonio a Fulgenzio di Lecce.



“HA ANTICIPATO PAPA FRANCESCO”

Un frate camminatore e questuante che partiva dal suo convento, con una bisaccia e la bussola della sua fede. "Lui è l'uomo dell'ascolto - dice sempre a La Repubblica frate Giancarlo Greco, vicepostulatore della causa dei Santi - e il suo messaggio, bello ed attuale, sopravvive soprattutto in questi tempi di pandemia. Riprende la dimensione indicata da papa Francesco: fratelli tutti. E quando ho consegnato la biografia al Santo Padre ho detto che frate Ghezzi ha anticipato il tema dell'attenzione alle periferie ed ai marginali, così caro al Papa".

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