Il folle giorno prima della Quaresima
Martedì grasso
“A Carnevale ogni scherzo vale” è il vecchio adagio che, ad ogni carnevale, si rinnova. Il martedì grasso è il giorno che conclude i festeggiamenti, tra coriandoli e dolci, tra suoni e balli; giorno di festa ed allegria, celebrato in tutta Italia con sfilate di carri allegorici - soprattutto Venezia - e maschere variopinte per le strade e le vie di molte città; e gli immancabili scherzi che rendono lieto questo giorno così particolare. I latini dicevano: “Semel in anno licet insanire”, una volta all’anno è lecito impazzire (fare qualcosa di folle, fuori dall’ordinario, dagli schemi).
Il significato religioso del martedì grasso, come di molte altre feste, si è perduto nel tempo, sopraffatto da una visione più consumistica. Dal momento che questo è il giorno che precede quello delle Ceneri (dunque l’inizio della Quaresima), fin dall’antichità si trattava dell’ultimo giorno deputato al consumo di cibi ricchi e saporiti, “grassi” appunto. Martedì prima delle Ceneri, importante per svuotare la dispensa da tutti i cibi che nel periodo di Quaresima non sarà possibile mangiare: sappiamo bene, infatti, che il periodo di preparazione alla Pasqua di Resurrezione è segnato dai digiuni e dalla rinuncia a determinati alimenti, come soprattutto la carne.
Guardiamo, prima di tutto, alla radice etimologica del termine “carnevale”: carnem levare, “eliminare la carne”; ci rendiamo conto dell’importanza che questi giorni rivestivano in passato. Del resto il digiuno ecclesiastico - primo fra tutti l’astinenza dalla carne - sono pratiche che caratterizzano la vita dei fedeli da sempre. Pratiche che devono essere osservate in occasione del mercoledì delle ceneri e del venerdì santo, mentre la sola astinenza dalla carne dovrebbe essere rispettata tutti i venerdì, escluse le feste di precetto. Tutto ciò a partire dalla costituzione apostolica “Paenitemini” di Papa Paolo VI del 1966, perché prima i giorni di astinenza e i digiuni obbligatori erano molti di più.
Il martedì grasso nel mondo
Tutto il mondo è paese, così come nel giorno del martedì grasso. Tante sono le manifestazioni che si organizzano nel globo terrestre; una parola d’ordine per tutti i paesi: divertirsi.
In Francia è chiamato “Mardi gras” e deriva dalla festa medievale conosciuta come la “Fete des Fous”, la Festa dei folli; tutti i cittadini potevano comportarsi e vestirsi come volevano e veniva eletto addirittura il papa dei folli. Questa festa è citata anche da Victor Hugo nello splendido romanzo Notre-Dame de Paris.
Nel Regno Unito il martedì grasso si chiama “Shrove Tuesday”, dal verbo to shrive “confessarsi, ottenere l’assoluzione”; è conosciuto anche col nome di “Pancake Day”; così come in USA, perché in questo giorno è tradizione mangiare i pancake, le tipiche frittelle.
In Germania e nei paesi nordici si festeggia maggiormente l’ultimo lunedì prima del mercoledì delle ceneri. In Germania è chiamato Rosenmontag, “lunedì delle rose”; in Svezia “Semladag” a causa del Semla, il dolce tipico che viene consumato in questo giorno, soffice e ripieno di panna e crema di mandorle.
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