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I francescani in Burundi tra strade d’argilla e roccia

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 19-05-2023

le braccia aperte dell’accoglienza

Nel piccolo stato africano del Burundi, uno dei più poveri al mondo, la Chiesa cattolica rappresenta la prima religione per il numero dei fedeli, accanto ad altre confessioni cristiane. Attualmente il Burundi, come la maggior parte dei Paesi africani, è invaso dai due movimenti dell’islamizzazione e della cinesizzazione. Questo “piccolo cuore dell’Africa” è apparso varie volte sulle cronache internazionali per le guerre etniche (hutu, tutsi e twa) che da circa 50 anni lo hanno insanguinato.

NEL VILLAGGIO SPERDUTO
I Frati minori giunsero nell’Est del Paese nel 1973, invitati dal Vescovo Joachin Ruhuna che affidò loro il grande numero di lebbrosi, oltre alla Parrocchia di Kayongozi. E proprio in questo sperduto villaggio, non lontano dalla Tanzania, i frati liguri, aiutati dai confratelli trentini, hanno dato corpo alla duplice consegna, quella pastorale e quella caritativa.

LA PARROCCHIA FRANCESCANA
La Parrocchia, si legge su Missioni Francescane - Provincia S. Antonio dei Frati Minori, è formata da 10 succursali distanti decine di chilometri percorribili su piste e su strade di argilla e di roccia. Conta circa 20 mila abitanti, ai quali sono stati offerti i servizi religiosi, le catechesi, la vicinanza anche nelle sperdute capanne disseminate sulle colline.

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IL VILLAGGIO SAN FRANCESCO
Fiore all’occhiello della missione è il Villaggio san Francesco che nel corso dei decenni, fanno sapere i frati missionari, ha coniugato le braccia aperte dell’accoglienza ai differenti bisogni della gente: dapprima lebbrosario poi orfanotrofio per i bambini i cui genitori erano stati uccisi nelle guerre fratricide, poi ancora accoglienza dei vecchi soli e dei bambini denutriti e attualmente, oltre a contenere ancora un certo numero di lebbrosi, vecchi e bambini malati, un crescente numero di disabili con differenti tipi di handicap, curati con amore e competenza da fra Giuseppe.

UN CENTRO SANITARIO
Ora il Villaggio san Francesco è diventato un Centro Sanitario con personale locale qualificato in grado di gestire alcuni reparti ospedalieri, di curare le varie forme di disabilità ed ancora di provvedere alla formazione sanitaria del territorio.

LE SUORE FRANCESCANE
Attualmente il gruppo dei frati annovera anche i confratelli nativi del Burundi e di altri Paesi africani, è coadiuvato dalle Suore Francescane di N. S. del Monte e opera con alcuni laici che sono stati formati dalla stessa Missione e ai quali è stata chiesta una grande responsabilità nella gestione della Parrocchia, del Villaggio, delle adozioni e delle iniziative di autosostentamento.

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