societa

Conoscere la fauna con un fumetto inclusivo

Rosalba Padula
Pubblicato il 24-10-2024

Condividere la conoscenza scientifica con tutti i cittadini: questo uno degli obiettivi fondamentali della ricerca e degli studi condotti da ARPA Umbria (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria) che si occupa di diversi temi ambientali, tra cui la tutela della biodiversità e degli organismi biologici che popolano la nostra terra.

Nasce così l’ultimo progetto formativo-informativo dell’Agenzia intitolato Fauna selvatica in città: conoscerla per rispettarla. Questa iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Perugia, mira a rispondere alle numerose situazioni in cui ci troviamo sempre più spesso a condividere gli spazi urbani e periurbani con la fauna selvatica, sia di piccole che di grandi dimensioni, trovandoci molte volte impreparati nell’interazione.

A tutti sicuramente sarà capitato di incontrare uno scoiattolo nel parco vicino casa o essere avvicinato da uno stormo di uccelli che svolazza intorno alla nostra panchina preferita; fermarsi ad osservare piccoli pesci rossi che nuotano in una fontana o provare a raccogliere quel riccio ferito sui bordi della strada durante una passeggiata. D’istinto cerchiamo un pezzo di pane o un biscotto per alimentarlo, o lo soccorriamo portandolo a casa pensando ci possa far compagnia, sicuri che questo atto di generosità si configuri come chiaro esempio del nostro amore per gli animali. Ma in realtà così non è.

La scienza ha chiarito da molto tempo che prendersi cura di un animale selvatico richiede importanti conoscenze biologiche, mediche, ecologiche, etologiche e sanitarie.

Significa essere consapevoli che, se un animale è solo, forse non è abbandonato ma è in attesa dell’adulto che nelle vicinanze cerca del cibo; se ha fame ed è un pascolatore, forse il suo stomaco non è adatto a digerire il nostro panino con il prosciutto; se è ferito, potrebbe richiedere un intervento sanitario specialistico per guarire in breve tempo e non deve, per esempio, essere trasportato in braccio, correndo anche il rischio che le patologie si trasferiscano dall’animale all’uomo, o viceversa. Questi sono solo alcuni esempi che il progetto ha voluto sottolineare e affrontare.

Obiettivo primario del percorso era condividere queste conoscenze con tutti. Tutti, senza distinzione. Per questo è stato chiesto aiuto agli studenti dell’Istituto Tecnico-Tecnologico Statale A.Volta di Perugia e all’Istituto Comprensivo Assisi1 e per Ciechi di Assisi. Due scuole statali con competenze, conoscenze, capacità di lavoro e interazione diverse, che insieme, grazie ad un attivo e motivato corpo insegnante e alla partecipazione dinamica dei numerosi partner, hanno raggiunto notevoli traguardi formativi, traducendoli in importanti contributi per la società. Questa volta sono stati i ragazzi a portare un messaggio importante e costruttivo agli adulti, dimostrando che, se giustamente indirizzati e accompagnati, possono fornire importanti spunti per la serena convivenza anche tra animale e uomo.

Il percorso formativo ha compreso un corso di fumetto, per fornire agli studenti nuove tecniche di narrazione e diversi incontri con specialisti dell’ARPA Umbria, della LIPU Castiglione del Lago, dei Carabinieri della Biodiversità di Assisi, dell’USL1 Uff.Randagismo e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia. Ciò ha permesso ai giovani di acquisire esperienze dirette sul territorio, affrontando il tema della biodiversità e del rispetto degli animali da diverse prospettive.

Il percorso ha seguito diversi step: formazione tecnica e scientifica, individuazione delle buone pratiche di cittadinanza attiva, ideazione e creazione di una narrazione realizzata secondo processi e regole ben definite, traduzione delle informazioni in linguaggi comprensibili a tutti. Questi passi tracciano una strada complessa ma non impossibile verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) propri dell’Agenda 2030 nella Strategia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che mira ad ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti: (3)Salute e benessere, (4)Istruzione di qualità, (5)Parità di genere, (10)Riduzione delle disuguaglianze (11)Città e comunità sostenibili, (13)Lotta contro il cambiamento climatico, (15)Vita sulla terra.

La formazione è stata preludio alla realizzazione di numerosi prodotti informativi in un percorso documentato attraverso un racconto fotografico (Studio Fotografico Via Del Forte – Castiglione del Lago) che testimonia la crescita culturale della nostra società. I giovani, seguiti e supportati dagli esperti, hanno individuato alcune norme comportamentali che sono diventate il fil rouge dell’intera produzione informativa. Questa produzione include una brochure, una web app Progetto Arpa | Home, 11 infografiche installate nei parchi cittadini di Perugia e Assisi, un fumetto per vedenti e ipovedenti e un fumetto per non vedenti. Tutto il materiale è stato realizzato in più lingue e reso accessibile anche agli ipovedenti e non vedenti, grazie all’utilizzo di tag NFC, che, attivati dall’uso di uno smartphone con funzionalità d’ascolto forniscono informazioni tecniche e scientifiche.

Il progetto quindi si avvale dell’uso di tecniche informatiche e grafiche classiche ma anche delle moderne tecnologie come la comunicazione bidirezionale a corto raggio della Near Field Communication (NFC) nell’era dell’IOT (Internet of the Things) e la realizzazione di immagini prodotte con l’Intelligenza Artificiale (IA) che si affiancano alla fotografia naturalistica che ha aiutato ad individuare correttamente la tipologia di fauna selvatica protagonista del progetto.

La cooperazione e la collaborazione sono state le basi fondanti del progetto. La partecipazione dei numerosi partner ha permesso di ampliare l’offerta formativa offrendo ai giovani l’opportunità di interagire e confrontarsi con diversi esperti. Questo ha portato all’individuazione delle “7 regole d’oro”, semplici norme per una convivenza serena con la fauna selvatica: 1) Mantieni la giusta distanza: non avvicinarti troppo per evitare di spaventare l’animale o provocare reazioni improvvise; 2) Non dar loro da mangiare: fornire alimenti non adeguati o creare punti di alimentazione può alterare il comportamento naturale degli animali; 3) Usa discrezione: osservare gli animali in modo da non spaventarli; 4) Lasciali nel loro ambiente: ridurre in cattività un animale selvatico per tenerlo come animale da compagnia non è una buona regola di rispetto; 5) Tieni lontano gli animali domestici: il contatto per gioco o per difesa, può mettere in pericolo sia gli animali selvatici che quelli domestici; 6) Se è ferito, fai attenzione: prima di intervenire è corretto osservare la situazione da una certa distanza e interpellare subito le autorità competenti; 7) Chiama gli enti preposti: soccorrerlo può sembrare un gesto di generosità e rispetto, ma un intervento errato può pregiudicare la sua salute e la possibilità di vivere libero.

Va ricordato che la detenzione della fauna selvatica è vietata dalla legge 157/92 e che entro 24h l'animale va consegnato ad un ente autorizzato e competente per il soccorso. In Umbria sono presenti numerose istituzioni e organizzazioni quali WildUmbria, i Carabinieri per la Biodiversità, la LIPU, l’USL: l’applicazione fornisce tutte le informazioni, indirizzi e contatti per poter aiutare gli animali selvatici incontrati sul proprio cammino.

I contenuti scientifici sono presentati in modo semplice e piacevole, strutturato e vivacemente colorato, anche attraverso un fumetto. La creatività e la tecnica sono state messe a servizio della scienza. Guidati dalle competenze di Sualzo, fumettista perugino, e dell’Unione Italiana Ciechi di Perugia, Arpa Umbria insieme agli studenti ha prodotto uno strumento informativo di alto valore sociale e tecnico, un fumetto per vedenti e ipovedenti poi tradotto in braille e con illustrazione tattile per i non vedenti, realizzando così quasi un’opera d’arte. Nulla è stato trascurato. Non sono state create differenze. Il fumetto per non vedenti riproduce fedelmente tutte le informazioni senza semplificarle. Ogni parola, situazione e messaggio è stata riprodotta in modo tale che la disabilità non tolga nulla alla conoscenza.

Questo fumetto rappresenta il primo esempio e tentativo di utilizzare un’antica arte visiva e narrativa per parlare di scienza anche ai non vedenti. Una contraddizione? No! Il progetto dimostra che quando le competenze si uniscono, le volontà raccolgono e condividono le necessità della società civile, si può contribuire alla crescita culturale della propria città, senza discriminazioni. Invitiamo dunque tutti i lettori che si trovano nelle città di Perugia e di Assisi a ricercare nei parchi cittadini o presso il Bosco di San Francesco (Bene FAI dell’Umbria) le infografiche informative, a seguirci sul nostro portale e a lavorare perché il fumetto possa rappresentare sempre più la possibilità concreta di promuovere una divulgazione scientifica adatta a tutti.

di Rosalba Padula, Coordinamento tecnico-scientifico e Progetti ARPA Umbria

 

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