Beato Andrea Conti (De Comitibus) Francescano
Andrea De Comitibus dei Conti di Segni, nacque ad Anagni verso il 1240; fu parente stretto dei papi Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII, degli ultimi due fu rispettivamente nipote e zio. Dalla città di Anagni, che fu sede pontificia di alcuni papi e in cui conobbe l’Ordine Francescano, facendone parte, venne trasferito per suo desiderio nel vicino convento eremitaggio di Piglio, alle pendici del monte Scalambra, dove rimase per tutta la vita. In questo convento divenne modello perfetto di umiltà francescana e mortificazione, di modestia e di pietà. Ancora oggi è visibile la grotta in cui trascorreva gran parte della sua giornata in preghiera e nella più dura povertà e penitenza. Ma fu anche uno studioso, suo è il trattato “De partu Virginis” purtroppo andato perduto; ebbe doni carismatici da Dio nell’aiutare le anime, con consigli e miracoli, specie contro le insidie diaboliche.
Nel 1295 suo nipote il papa Bonifacio VIII, voleva nominarlo cardinale, ma egli rifiutò tale dignità, preferendo servire la Chiesa nella sua solitudine. A circa 62 anni, morì il 1° febbraio 1302 nello stesso convento romitorio del monte Scalambra, dove il suo corpo riposa tuttora nella chiesa di S. Lorenzo dei Frati Minori Conventuali. Il suo culto fu riconosciuto ed approvato da papa Innocenzo XIII, l’11 dicembre 1724; durante l’ultima Guerra Mondiale, il suo sepolcro ricevé danni dal bombardamento alleato del 12 maggio 1944 e per ripararlo si fece una ricognizione delle reliquie, l’8 febbraio 1945. Un’antica immagine del beato datata al secolo XIV, si può vedere in un affresco di Taddeo Gaddi nella Basilica di S. Croce a Firenze.
(santiebeati)
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