Velo di Maria Vergine, l'otto dicembre si apre il reliquiario che lo custodisce
IL RELIQUIARIO CHE CONTIENE IL VELO VIENE APERTO DUE VOLTE L’ANNO, IL 15 AGOSTO E L’8 DICEMBRE
“L'anno 1319 la chiesa di S. Francesco fu arricchita d'un tesoro inestimabile, cioè del velo di nostra Madonna offertole da Tommaso degli Orsini. Scrivono gli scrittori delle cose patrie che questo principe romano, passato oltremare nell'ultima crociata, l'ebbe dal Pascià di Damasco, suo prigioniero di guerra, il quale l'aveva tolto da una chiesa di Gerusalemme. Tornato in Italia e ridotto da una grave infermità a termine di vita, si votò al santo di Assisi, del quale era nella sua nobilissima famiglia grande la devozione e, guarito oltre ogni speranza dei medici, venne in Assisi e dinanzi all'altare del santo offrì ai frati la veneranda reliquia che sino ai nostri giorni è gelosamente custodita in Basilica, e per la quale più volta ha Iddio operato mirabili cose, onde gli assisani sono soliti di ricorrere al sacro velo di Maria in tutte le pubbliche necessità ed ogni qual volta la città loro sia minacciata da qualche sciagura”.
Il Reliquiario Un primo reliquiario era stato donato alla Basilica nel 1320 da Tommaso degli Orsini ed è ricordato nell'inventario del 1430. Ad esso venne sostituito l'attuale nel 1604, per opera del Cardinale Alessandro Peretti da Montalto, alla cui parente Camilla Peretti era stata concessa nel 1604 la cappella di San Giovanni Battista perché vi fosse conservata la reliquia. Il cupolino che si trova all'esterno della Basilica serviva perché il Cardinale potesse dare ai fedeli in piazza la benedizione con il Velo. La critica storica viene a confermare tale tradizione giacché la tessitura è veramente antica e questo genere di veli erano in uso dai grandi della terra, perché costituiti di bisso. Si racconta in proposito che S. Giuseppe da Copertino, vissuto per molti anni in questo Sacro Convento e celebre per i suoi rapimenti mistici, andato in estasi domandò alla Madonna se fosse realmente il velo da essa portato. La Madonna rispose: “Credimi, figlio, quello è il mo velo, e mi servì per avvolgere il Bambino Gesù”. Quando i Re Magi portarono i doni al Signore, oltre a oro, incenso e mirra, portarono altre cose preziose tra cui questo velo di bisso. Il bisso è una sorta di seta naturale marina, ottenuta da un filamento che secernono alcuni molluschi bivalvi per abbarbicarsi alla roccia, la cui lavorazione era sviluppata nell'area mediterranea.
La pietà popolare e la tradizione storica ci consegnano, attraverso la venerazione al “Velo della Madonna”, una verità sempre attuale: la Madre di Dio ha preso l'umanità sotto la protezione del suo Manto, come ci ricorda una preghiera mariana: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.
IL RELIQUIARIO CHE CONTIENE IL VELO VIENE APERTO DUE VOLTE L’ANNO, IL 15 AGOSTO E L’8 DICEMBRE.
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